A mali estremi, Taremi Ri (Mehdi)!
Nell'impossibilità materiale di sfanc**are in loco certi tabloid inglesi che farneticano di un destino, a breve, diversamente manchesteriano sia per Simone Inzaghi che per Nicolò Barella - l'uno allo United, l'altro al City - ci si accontenta allora di ben altre certezze... Almeno nella serata di martedì, i calciofili nerazzurri non avranno avuto difficoltà o dubbi di sorta, né dovuto combattere con il cielo per poter decidere ove indirizzare le loro attenzioni. Nonostante le apparenze, non è stata, però, una impasse attinente ad una mera questione astronomica. Ossia scegliere se appassionarsi alle sfide veliche di una certa LUNA Rossa o trepidare per un incrocio pallonaro europeo. Giusto il debutto casalingo in CL contro una rognosa STELLA Rossa - pardon, Crvena Zvezda - dai passati fasti non solo slavi (per info recenti, chiedere ai portoghesi del Benfica: ore serali). Dunque, niente satelliti contro astri! E nemmeno un tribolato pernotto in un fantomatico B & B europeo con sedi, appunto, troppo "distaccate" tra Barcellona e Belgrado... Semmai una sfida nostalgica tra "atlantisti" ed ex "non allineati". Quest'ultimo era infatti il Movimento di appartenenza dell'ex confederazione jugoslava prima del suo rovinoso e sanguinoso disfacimento.
In aggiunta - a dispetto di certe scelte "similpatriottiche" cadute su marchi di rappresentanza più o meno nostrani come Prada e Pirelli - su quelle regate mediterranee aleggiava pure un terzo elemento cromatico detestato dai daltonici. Il colore di un colosso austriaco effigiato da un toro, produttore mondiale di bevande energetiche nonché abituale sponsor di qualsivoglia disciplina sportiva col noto slogan di mettere le ali a chiunque. Peccato solo non siano (ancora?) contemplati come beneficiari i mutilati di tutte le guerre, soprattutto gli sminatori sfortunati, i civili ignari o "solo" improvvidi, ma soprattutto i bambini innocenti... Ché la meritoria Emergency del compianto cuore nerazzurro Gino Strada non sempre riesce a fare i miracoli ovunque se ne auspichi la presenza nei teatri di guerra.
Chiedo scusa per "l'anomala" digressione antibellicista. Ma noi interisti - "fratelli del mondo" almeno per statuto - dovremmo essere tutti inclini a condividere questo punto di vista.
Venendo più direttamente allo sviluppo di Inter-Stella Rossa, ad un certo punto s'è avvertita la necessità di mettere in ghiaccio il prezioso vantaggio minimo maturato nella prima frazione di gioco. Ecco allora salire in cattedra il giocatore della rosa nerazzurra che più di altri nuovi compagni meritava - già dal precampionato e per qualche altra successiva prestazione - l'appellativo di titolare aggiunto: Mehdi Taremi. La sua utilità trovava, appunto, "conforto" anche in un noto proverbio nostrano come quello - per quanto "aggiustato" - inserito nel titolo del post: "A mali estremi, Taremi (Ri)Medhi... A tutti gli effetti, MT99 potrà ora ritagliarsi un ruolo da Mr Wolf, ma in salsa persiana: "Sono il Signor Taremi, risolvo problemi". E siccome la sua particolare identità anagrafica nonché il curriculum - come si nota - si prestano molto, c'è da scommettere che sulla nuova punta nerazzurra le rime, le "rivisitazioni" di proverbi o di citazioni cinematografiche e i giochi di parole giornalistici si sprecheranno di sicuro. Tant'è che le dinamiche della gara di Champions suggerirebbero subito un altro calembour. Taremi ha da sempre perfetta conoscenza del "farsi" - la lingua iraniana: e ci mancherebbe! - ma ha appena dimostrato altrettanta dimestichezza anche sul "da farsi". Che ci sia da "assistere" un compagno o da buttarla dentro di persona, lui sa come si fa. Ecco allora che, reinventatosi sradicatore di palloni 2 volte nel giro di appena 12 minuti, ha servito 2 assist al bacio prima ad Arnautovic, poi allo stesso Lautaro. Del quale non poteva certo rifiutare di "scartare" il gentile omaggio del calcio di rigore per il 4-0 finale.
A questo punto, la definizione di "nuovo goleador nerazzurro" - nonché di rigorista aggiuntivo - parrebbe più che consona, in quanto neutra. Identificarlo, infatti, come nuovo "bomber" - coi venti di guerra che soffiano - si rischierebbe forse di creargli qualche imbarazzo in virtù delle sue origini persiane. Ma, ancora peggio, dare magari l'impressione di caldeggiare le tanto annunciate ritorsioni militari iraniane contro le "ingerenze" di Israele.
E pensare che - fintantoché certi venti spiravano, ma le armi (ancora) NON sparavano - sulla situazione geopolitica internazionale si coltivava la speranza che si sarebbe forse potuto aprire un qualche spiraglio di luce. Ed invece - proprio nella stessa serata di martedì citata all'inizio - il regime degli ayatollah di Teheran ha deciso di rompere gli indugi scatenando un attacco missilistico contro Israele, con paventata replica notturna dell'IDF. Ed ora non si sa proprio dove porterà questa pericolosa ri-escalation bellica.
P.S.: davvero incredibili le pagelle comparative di Corsport e Gazzetta su Mkhitaryan: per il quotidiano capitolino è risultato il peggiore in campo, dunque l'unico nerazzurro insufficiente (5,5). Al contrario, la rosea lo ha incensato - al pari di Lautaro - come migliore in campo (7,5). Non si capisce allora chi dei 2 pagellisti in questione abbia eventualmente trascorso una piacevole serata in compagnia dell'attrice Nancy BRILLI...
Per sabato sera, contro i granata, mi azzardo a pronosticare Darmian, Dimarco e Thuram come protagonisti della sfida: non foss'altro perchè sono stati gli unici 3 titolari a cui Inzaghi ha deciso di risparmiare le fatiche della contesa serba.
Orlando Pan