Amici quando conviene
Dagli amici mi guardi Dio che dai nemici mi guardo io. Parole sante. Da tempo siamo a conoscenza del feeling instauratosi tra Aurelio De Laurentiis, sempre più istrionico presidente del Napoli, e Massimo Moratti. Legame ribadito più volte da entrambi. Rapporto cordiale che va al di là del proprio ruolo istituzionale nel calcio e che talvolta ha avvicinato partenopei e Inter anche in trattative di mercato. Eppure, almeno dall'esterno, qualcosa non torna dando un'occhiata all'attualità.
Alcune settimane fa, in uno slancio di generosità, il patron nerazzurro ha decisamente favorito il riscatto di Goran Pandev da parte del Napoli, concesso per meno di 8 milioni di euro, cifra in saldo considerato l'appeal di cui il macedone gode tutt'ora all'estero. Un favore bello e buono all'amico DeLa, che in molti hanno interpretato come un acconto per il trasferimento all'Inter di Lavezzi. Difatti, il Pocho era ormai nerazzurro quando all'improvviso, sborsando 26 milioni, Leonardo se l'è portato a Parigi. Ovvia la giustificazione del produttore cinematografico: a certe cifre non si può dire di no, neanche di fronte all'amicizia. Moratti non avrebbe mai potuto pareggiare quella proposta, entrambi ne erano al corrente. Nessuno slancio di generosità, nella fattispecie, da parte di De Laurentiis, che avrebbe potuto così restituire il favore su Pandev, per il quale il buon Massimo aveva rinunciato a qualche milioncino. Amen, Lavezzi parlerà francese ma i buoni rapporti tra i presidenti restano.
Oggi, in teoria, ci sarebbe l'opportunità di riscattare quell'episodio un pò stonato: i nerazzurri hanno bisogno di un centrocampista e i partenopei in rosa ne hanno uno con tanta voglia di andarsene, anche perché non titolare nell'undici di Mazzarri. Mi riferisco ovviamente a Gargano, mediano tutto corsa proveniente dall'Uruguay, che scalpita per trasferirsi a Milano. In un mondo perfetto, considerate le difficoltà finanziarie di Moratti, De Laurentiis potrebbe prestargli il giocatore facendoselo pagare tra un anno a cifre umane. Un pò come accaduto, direzione opposta, per Pandev. Eppure questa trattativa oggi si presenta difficoltosa, perché in Campania non valutano l'idea del prestito e preferiscono, se divorzio deve essere, che frutti almeno 7-8 milioni di euro o una contropartita importante (Pazzini, che onestamente vale di più). Cifra che oggi l'Inter non investirebbe per Gargano, non certo il primo nella lista della spesa. Di favori, a quanto pare, non se ne parla neanche stavolta. Mi chiedo: ma l'amicizia funziona solo in un senso? Non sarebbe ora che anche da Napoli se ne desse valore?
La realtà è che di questi tempi i buoni rapporti valgono meno degli affari, se c'è l'opportunità di remunerare una cessione non si guarda in faccia a nessuno. E per fortuna, dopo qualch fregatura, anche in Corso Vittorio Emanuele se ne sono accorti, si pensi ai casi Pazzini e Maicon, via solo a determinate condizioni economiche. Speriamo che la dirigenza tenga duro e non si faccia rammollire dalla scadenza del 31 agosto. E che, soprattutto, Moratti non faccia più affidamento all'amicizia in sede di mercato (idem con Preziosi). Per onorarla è meglio una serata in pizzeria, magari pagando alla romana...