Ancora dubbi su Sneijd'or? Ecco un 'pentalogo' per chiarirsi le idee
Torniamo per un istante alla finale di Johannesburg di ieri sera, alla vittoria della Spagna sull’Olanda. Perché subito dopo la vittoria della Roja, si è puntualmente scatenata una ridda di voci relative all’assegnazione del Pallone d’Oro, visto che, dopo la sconfitta degli ‘oranje’, secondo alcuni la posizione di Wesley Sneijder, principale indiziato per la conquista del nuovo Fifa Golden Ball, tenderebbe a vacillare, soprattutto in favore di uno dei campioni del mondo iberici. Ipotesi magari temuta anche da qualche tifoso nerazzurro, probabilmente amareggiato dall’esito della partita di ieri. Ipotesi alla quale, però, è davvero improbo credere. Wesley Sneijder, l’asso dell’Inter e della Nazionale olandese da lui trascinata in finale dopo 32 anni dall’ultima apparizione in Argentina, rimane comunque il candidato numero uno per la conquista del trofeo a gennaio 2011.
Questo pezzo arriva come ‘rinforzo’ all’editoriale pubblicato stamane su questo sito, e vuole essenzialmente fugare tutti i dubbi residui sull’assegnazione al folletto di Utrecht del Pallone d’Oro. Un ‘pentalogo’ (licenza linguistica), articolato appunto in cinque punti, nel quale si vuole spiegare perché la pole di Wes è inattaccabile:
1. Per prima cosa, basta guardare il mero, semplicistico calcolo dei risultati: al Mondiale vinto dagli spagnoli, Wesley può contrapporre il ‘triplete’ campionato – Champions League – Coppa Italia, conquistato, da protagonista, con la maglia dell’Inter. Scusate se è poco, per iniziare.
2. Nonostante la sconfitta in finale, Sneijder è stato indubbiamente il leader assoluto della selezione olandese, ha segnato cinque gol, tantissimi per un centrocampista, e anche nella sfortunata sera di Johannesburg ha comunque detto la sua, illuminando il gioco in avanti (quell’occasione divorata da Robben grida vendetta) e andando anche a sacrificarsi in difesa (intervento capolavoro su Iniesta a tu per tu con Stekelenburg nei minuti finali dei regolamentari). David Villa, il vero rivale spagnolo di Sneijder, ieri è sparito dal campo.
3. Questa non sarà l’ultima finale che vedrà impegnato Wesley in questo 2010, anzi: l’Inter è attesa da Supercoppa Europea e Mondiale per Club (oltre alla Supercoppa Italiana), con prospettive di sestina vincente che per un calciatore vale più del sei al Superenalotto.
4. C’è chi addirittura pensa che il gol decisivo per la vittoria della Spagna possa bastare a Iniesta per sopravanzare Sneijder nelle preferenze dei votanti. Peccato che il centrocampista del Barça non sia stato minimamente considerato nella votazione del Pallone d’oro del Mondiale, vinto da Diego Forlan di un soffio proprio su Sneijder, forse a premiare il sorprendente torneo dell’Uruguay, e che in questa stagione, prima del Mondiale comunque ottimo da parte sua, sia stato più fuori che dentro il campo. Oltretutto, mentre Sneijder andrà a Dubai a giocarsi il Mondiale per club, lui sarà in poltrona. Aggiungiamo anche che nel 2009, l’anno del Barcellona pigliatutto, hanno premiato Messi anziché lui, e chiudiamo questa porta.
5. France Football, il giornale ‘padre’ del Pallone d’oro, si è già esposto qualche giorno fa con grandi lodi nei confronti di Sneijder, definito come una sorta di Re Mida del calcio, capace di trasformare in oro tutto ciò che tocca. D’accordo che il trofeo e il sistema delle votazioni sono cambiati, però quella del giornale transalpino rimane comunque la “voce del padrone”.
Cinque motivazioni, più che sufficienti a nostro avviso per far capire che comunque la meravigliosa annata di Sneijder non può, non deve rimanere sottotraccia. Semmai, l’unico motivo che può far venire meno la voglia di vedere Wesley andare a Parigi per ritirare l’agognato premio è quello “scaramantico”, visto che gli ultimi vincitori del trofeo (Cannavaro, Kakà, Ronaldo, Messi) sono stati protagonisti l’anno dopo di una stagione deludente, e in Sudafrica hanno fatto fiasco collettivo. Ma Sneijder, c’è da giurarci, sarà più forte anche del fato avverso…