Basta scuse
Delusione, ancora una volta. Anche un bel pizzico di amarezza, se vogliamo. Il tutto immerso in un contesto di confusione e di depressione. E' così che mi sento in questo momento, magari domani a mente fredda la penserò diversamente. Ma forse è questa la reazione più genuina, guardando una classifica che, a pochi giorni dal derby, vede il Milan a +3 e in testa alla classifica. Non ci siamo, e a questo punto non è facile pretendere ottimismo in vista della stracittadina. E' un momentaccio, l'unica nota positiva sono i rientri di Stankovic e il ritorno al gol di Milito. Per il resto, deserto, anche caratterialmente. Adesso non mi frega nulla del fatto che la squadra abbia mostrato volontà, abbia creato occasioni, abbia avuto sfortuna sul palo di Milito. La verità è che, dopo aver trovato un vantaggio tanto cercato, la squadra si sia fatta infinocchiare da un banalissimo calcio d'angolo, contro saltatori di certo meno prestanti dei nostri. E che a segnare sia stato Olivera, che di certo nel gioco aereo non è un fenomeno, la dice lunga.
Così non si va da nessuna parte. Fino alla trasferta di Lecce il problema era il gioco, unito alla sterilità offensiva. Adesso il problema è un altro: manca la concentrazione. Perché quel gol di Milito andava difeso con i denti, non gettato al vento nel giro di 120 secondi. Occasione gettata al vento dunque, perché i nerazzurri hanno attaccato quasi per tutti i 90 minuti. Poi però Pandev tira addosso al portiere, Coutinho sbaglia il passaggio filtrante, Milito centra il palo, Stankovic non trova l'aggancio e così via. Non si può sprecare così tanto, neanche a Lecce. Il bicchiere è dunque mezzo vuoto e urgono provvedimenti. Il rientro di Stankovic e Milito potrà essere un fattore fondamentale, non è un caso che la partita sia cambiata dal loro ingresso. Ma gli altri? Eto'o a parte, tutti sotto tono. Non fosse per il camerunense, che quando accende la luce illumina anche i suoi compagni, la situazione sarebbe tragica. Ma per quanto potremo sperare che andrà a 100 all'ora? Neanche lui riesce a vincere più le partite da solo, urge una contromossa.
Benitez ha tutta la mia stima, ma d'ora in avanti non potrà più permettersi passi falsi, perché il Milan corre e già guarda al derby come il primo serio tentativo di fuga. Personalmente, ora non mi resta che attendere che l'arrabbiatura lasci spazio alla freddezza e mi faccia vedere tutto sotto una luce diversa.