Burdisso, un comportamento pessimo. E ha 'macchiato' il numero 3 di Giacinto!
Spesso, i sentimenti dei tifosi possono essere portati a determinate prese di posizione che sono influenzate dalla troppa parzialità. Ma stavolta, desidero aggiungermi anch'io ai tantissimi cuori nerazzurri che sono indignati per il comportamento che sta tenendo in queste settimane il giocatore Nicolas Burdisso. Ceduto alla Roma in prestito annuale dopo cinque anni all'Inter, adesso il difensore argentino non vuole neanche più sentire parlare del club nerazzurro, e con atteggiamenti da fenomeno continua a ribadire: "Con l'Inter ho chiuso", "Voglio soltanto la Roma", "Il nerazzurro per me è ormai un capitolo archiviato" e frasi del genere, forse senza rendersi conto che il suo cartellino è nelle mani proprio dell'Inter. La Roma, intanto, fatica a trovare gli 8.5 milioni chiesti dall'Inter, e crede di impietosire la società nerazzurra con gli atteggiamenti del ragazzo per strappare un accordo favorevole. Poi, però, quando c'è da attaccare l'Inter su più questioni, i furbi giallorossi sono i primi a farlo. E allora non mi sta bene: l'atteggiamento del giocatore, però, è la cosa che più irrita di questa paradossale vicenda. Sembra che l'Inter venga costretta dal fenomeno Burdisso a cedere il suo cartellino alla Roma, perchè "lo vuole lui". Attacchi di invidia perchè ha perso lo scudetto alla Roma all'ultima giornata mentre l'Inter vinceva tutto? Può anche essere. Ma intanto, Burdisso di nerazzurro non vuole sentirne più parlare, e quando ne sente pronunciare il nome fa quasi la faccia disgustata. Incredibile.
Dov'è finita la gratitudine? Ricordo al caro Burdisso che a portarlo in Europa, alle luci della ribalta, ed a farlo guadagnare fior di milioni, è stata proprio la sua odiata Inter. E il presidente Moratti, nel 2004, quando la figlia ebbe un gravissimo problema, gli confermò tranquillamente il contratto anche se non poteva giocare per un lungo periodo, pagandogli lo stipendio. Un gesto da signore, sì, Moratti è un vero signore. Ma anche i tifosi dell'Inter, che quando rientrò in campo contro il Livorno lo accolsero con un'ovazione degna di un campione, che non si è dimostrato in materia di stile. Non chiedo che Burdisso dica: "Voglio solo l'Inter", capisco le volontà del ragazzo. Ma come vengono espresse è sbagliato. Dovrebbe fare un discorso tranquillo, umile, preciso, ringraziando la società senza mettere in scena atteggiamenti da prigioniero che non è. Mi dispiace, perchè fino a poco fa stimavo Nicolas, ma si è dimostrato tutt'altro che un uomo di classe, e quindi indegno per l'Inter. Il giocatore va ceduto al più presto, ma senza fare il minimo sconto: chi porta i soldi, lo prende, punto.
Un uomo di classe, dicevo, Burdisso non lo è. Ma l'unica cosa che mi fa veramente piangere il cuore, è il solo pensiero che l'ultimo giocatore ad aver indossato la maglia numero 3 dell'Inter, quella gloriosa di Giacinto Facchetti, sia stato proprio Burdisso, prima che venisse ritirata dopo la scomparsa del gigante di Treviglio. Una ferita immensa che forse Nicolas non ricorderà nemmeno di portarsi dietro, quando rilascia certe dichiarazioni. Peccato, davvero. Ma adesso, Burdisso non merità più nemmeno l'idea dei nostri gloriosi colori!