C'è stata poca poesia in Atalanta-Inter...
A Bergamo ne è venuta fuori una partita in cui ha prevalso la prosa dura e pura ché, per metterci un briciolo di poesia, bisogna proprio abbandonarsi ad una rimata rilettura. Fatta salva la prodezza di Martinez Lautaro, sempre più vulcano del quiescente Kilimangiaro. Ha vinto meritatamente la squadra degli arancioni che non era affatto una banda di 11+5 hare krishna spacciatisi per svampiti santoni. Grazie agli insegnamenti del sommo Inzaghi, è stata solo divulgata l"aggiornata catechesi della fu Ambrosiana, ma senza alcuna ispirazione all'antica cultura vedica indiana...
Tutto si è compiuto alla faccia di svariate schiere di domiciliari rosiconi, ma soprattutto in barba ad una locale "masnada" di spudorati scarponi. Ché, se ora vogliono cercare la consolazione del piffero, possono sempre trovarla nell'esser riusciti a battere un portiere svizzero. Hanno preso di mira anche il centrocampista sardo con tutta una serie di colpi proibiti che alla fine son rimasti financo impuniti. Ma se ci fosse stato un arbitro meno permissivo di Sozza, col cavolo che sarebbero riusciti a sfangarla in carrozza. Un rigore ed 1 sola espulsione contro fotografano giusto la gestione arbitrale troppo indulgente di tutto l'incontro. Eppoi, se si dà ascolto a Gasperini da Grugliasco, monta pure il sospetto che il tecnico avesse svuotato da poco un intero fiasco.
Lui ha visto, infatti, "una partita corretta e combattuta" ed i dubbi sulla sua sobrietà non possono allora che restare intatti. Anzi, si è pure permesso di dire che "Abbiamo fatto qualcosa più noi". Al confronto, avevano fatto più ridere le prime candid camera con Nanni Loy. Ammesso che ce l'abbia, Giampiero faccia invece più sfoggio della sua onestà intellettuale anziché manifestarla solo al minimo sindacale: "Bisogna dare comunque meriti all'Inter, grande squadra che può castigarti sempre". E ringrazi piuttosto la buona sorte, non restandogli adesso che stringersi coi suoi "scagnozzi" a coorte...
Magari sarà stata tutta colpa di Moratti per avergli acuito un datato risentimento confessando, l'ex presidente, quel suo mancato pentimento... Gasperini se ne faccia allora una ragione e si goda invece il suo rinnovo di contratto per una doppia stagione. L'ha confermato da poco il suo presidente Percassi: evidentemente restio a creare, sulla panchina bergamasca, degli improvvidi sconquassi. Nonostante tutto, il Gasp potrà sempre andar fiero di aver vinto almeno MEZZA Supercoppa (2011) in nerazzurro milanese, grazie a quel parziale vantaggio di Wesley Sneijder, l'olandese...
Trattasi proprio di quel derby in finale a Pechino nel Nido di uccello, perso il quale - e ad esonero subito - si era poi messo a cinguettare, a sproposito, come uno "stordo" fringuello. Ma cos'altro avrebbe dovuto fare all'epoca il povero Moratti? Quell'ultima sconfitta di Giampiero in campionato a Novara aveva fatto più fragore delle cascate del Niagara...
Orlando Pan