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Caro Materazzi, dimostra quanto vali...

di Domenico Fabbricini

Due notizie riguardanti uno degli eroi del Mondiale vinto in Germania nel 2006 hanno catalizzato la nostra attenzione in questa giornata, per la precisione una lettera di un nostro lettore e una dichiarazione di Claudio Vigorelli. Dopo l'incredibile espulsione rimediata nel Trofeo Tim, Marco Materazzi è tornato sotto i riflettori, dopo un periodo in cui altri nomi hanno offuscato il suo 'caso', se così vogliamo definirlo. Sì perché ad ogni sessione di mercato si finisce sempre a parlare di Matrix: da quando Mourinho gli ha preferito altre pedine è finito nel dimenticatoio, e la tiritera prima o poi si ripete sempe: resta? Va via? Si accontenterà di restare una riserva?

Il rinnovo del contratto, giunto proprio a fine campionato e le sue parole ("nerazzurro a vita", ndr) ci avevano messo l'anima in pace perché, diciamo la verità, nonostate continui ad essere preso di mira (inspiegabilmente) da arbitri e avversari, a noi interisti (spero di parlare a nome di molti) Materazzi sta simpatico. Non è più quel calciatore così ruvido, spigoloso, falloso di un tempo, col Mondiale è maturato e potrebbe giocare ancora da titolare. Con le sirene che continuano a suonare (in ultima quella della Lazio) riuscirà Marco a resistere? Prevarrà il cuore e quindi chiuderà la carriera in nerazzurro anche a costo di un'altra stagione in panchina, o deciderà di giocarsi le ultime chance in qualche altra piazza prima di appendere le scarpe al chiodo?

Il suo procuratore è stato chiaro: per ora nessun contatto, ma la decisione spetta a lui. Dalle colonne di questa rubrica mi sento allora di dare un consiglio a Marco: come tanti vorrei vederlo in nerazzurro fino a fine carriera, ma se questo deve significare sacrificarsi in panchina, meglio far vedere ancora di che pasta è fatto e che il Materazzi dei Mondiali non si è improvvisamente sgonfiato dopo pochi anni. Molti suoi colleghi e compagni di quella spedizione in terra tedesca, vedi Maldini, Cannavaro, Grosso, anche non più in tenera età hanno e stanno continuando a giocare fino alla fine, portando il loro contributo alla causa. Caro Marco, se davvero Mourinho ti ha etichettato come una seconda scelta, prova a convincerlo del contrario, e se proprio non ci riesci accetta la soluzione più gratificante, per chiudere da protagonista una carriera indiviabile.


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