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Decisi verso il terzo posto

di Federico Jaselli Meazza

Soltanto due settimane fa scrivevo che era impossibile pensare di arrivare terzi e che avremmo dovuto accontentarci di un posto in Europa Legue. Oggi, dopo la sofferta vittoria contro il Genoa, e visti i risultati di Napoli, Lazio e Udinese che sembrano fare gara a chi butta via più punti, si riaccende una speranza.

La gara contro il Genoa è stata giocata decisamente bene dall'Inter nel primo tempo. Stramaccioni ha rispolverato Zarate ed è stato ripagato da una buona prova dell'argentino, il centrocampo ha funzionato bene e Cambiasso è sembrato decisamente in palla. Ottimo Milito e i movimenti dei 3 attaccanti.
Occorre ammettere che il Genoa era la migliore squadra che l'Inter potesse affrontare in questo momento: una formazione che non si chiude e che dietro lascia ampi spazi agli avversari. E' la peggior difesa del campionato e ieri per fortuna ne ha dato ampia dimostrazione.

Ma lo sappiamo, è nel DNA dell'Inter far soffrire i propri tifosi. Da sempre siamo una squadra capace di ridare vita ad avversari già morti (sportivamente parlando). Ed ecco che in maniera anche abbastanza casuale il Genoa si riporta sotto. Il centrocampo cala d'intensità e la nostra difesa comincia a ballare paurosamente. La ripresa è un alternarsi di emozioni forti e alla fine arrivano 9 gol, 4 rigori (ci stavano tutti), 2 espulsioni. Per fortuna il risultato 5-4 a nostro favore, ma che sofferenza!

Come leggere una partita così folle? Inanzitutto diamo merito alla squadra di aver avuto un ottimo approccio alla gara. Le gambe dei giocatori andavano, eccome se andavano. L'Inter sembrava essersi liberata di colpo dal torpore degli ultimi mesi, i giocatori alleggeriti. Poi quando il Genoa si è riavvicinato nel punteggio le solite amnesie e le solite paure.

Stramaccioni dovrà lavorare molto per dare equilibrio ai ragazzi. La chiave sta centrocampo, quando fa filtro le cose funzionano. Appena va in affanno la squadra ne risente oltre misura e di colpo emergono i limiti attuali della nostra difesa.

Chiudo il mio editoriale con una speranza: che si possa rivedere spesso l'Inter del primo tempo in questo finale di stagione e che i nostri avversari per la Champions continuino a regalare punti.

Se nessuno di loro vuole arrivare terzo, proviamoci almeno noi, per come è andata fin qui la nostra stagione si tratterebbe di un vero miracolo.


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Domenica 15 dicembre