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E' questa la vera Inter di Mourinho!

di Giuseppe Granieri

Forse, è da queste ultime partite che bisogna giudicare il Mourinho allenatore. Detto delle sue indubbie doti di comunicatore, affabulatore e condottiero, più di qualche opinionista – tra cui firme importanti del giornalismo italiano – aveva storto la bocca, e in più di qualche caso avevano anche ragione, nel vedere l’Inter giocare.

Lo scorso anno, infatti, l’ossatura era, per lo più, ancora quella che aveva avuto a disposizione Roberto Mancini e l’unico schema era quello di lanciare la palla dalle parti di Ibrahimovic – o sperare in qualche scorribanda di Maicon sulla destra – e sperare di vedere entrare la palla in rete.

Oggi, con un mercato condotto a stretto contatto con Moratti e Branca, Mourinho ha saputo perfezionare la sua macchina. Ha caldeggiato fortemente l’acquisto di Sneijder, ha voluto Milito, ha sperato e atteso Pandev. E non si può dire che dall’inizio di gennaio la musica non sia cambiata: un gioco più fluido, una manovra corale che coinvolge tutta la squadra, il classico movimento a fisarmonica che rivela la compattezza della squadra.

In poche parole, è questa l’Inter di Mourinho: una squadra che rispecchia il carattere del suo allenatore, un gruppo di giocatori sicuro, sempre attento, concentrato a tal punto da scavare un solco nei confronti delle concorrenti che poco, fino ad ora, hanno potuto fare anche a dispetto di alcune serie di risultati positivi come quelli della Roma o del Milan pre-derby.

Sembra essere cominciata qui la storia dell’Inter di Mourinho. Una storia che potrebbe portare al secondo scudetto consecutivo, ad una finale di Coppa Italia nazionale e ad una sfida con il Chelsea che potrà essere il crocevia di una stagione. Un vero e proprio esame di laurea…


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