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E se poi te ne penti?

di Fabio Costantino

Certo, per quanto il contesto fosse istituzionale e delicato, quella frase era solo una battuta per stemperare le tensioni. Eppure ridendo e scherzando si tende a dire la verità su ciò che si pensa. Silvio Berlusconi, a inizio settembre, al cospetto del magistrato Ingroia della Procura di Palermo si lasciò andare a un commento calcistico. La fede nerazzurra del giudice invitò l’ex Premier a commentare il recente trasferimento all’Inter di Cassano, esprimendosi con queste parole: “Voi interisti vi pentirete di averci portato via Cassano. Quello ci mette poco a mettervi in subbuglio lo spogliatoio”.

Una profezia bella e buona, che qualcuno nelle settimane successive ha tentato di cavalcare additando presunti mal di pancia dell’ex barese, una bomba a orologeria pronta a esplodere in casa nerazzurra con conseguenze nefaste per l’equilibrio. Eppure, oggi un primo bilancio parla di un Fantantonio entusiasta, carico a mille e decisivo, con 4 gol e tante giocate d’alta scuola pur partendo spesso dalla panchina o uscendo dal rettangolo di gioco prima del 90esimo. Contro la Fiorentina, infatti, la sua prima partita intera. Non è ancora al meglio, il barese, eppure sta già facendo la differenza, risultando persino più decisivo di Sneijder, dal quale, causa infortunio dell’olandese, ha ereditato lo scettro di creativo nerazzurro.

Creativo, ma anche concreto, tremendamente. Perché è di concretezza che Stramaccioni ha bisogno oggi, visto che gli avvoltoi continuano a volteggiare sopra la sua testa in attesa del prossimo passo falso. Se proprio volessimo abbozzare un primo confronto su chi ha fatto l’affare nello scambio Cassano-Pazzini, il quiz più in voga dopo la tripletta del Pazzo a Bologna (tempismo perfetto…), la risposta sarebbe automatica. Ma per certi bilanci meglio aspettare che i tempi siano maturi al punto giusto, visto che il vento cambia direzione anche fin troppo spesso.

Intanto, però, tornando alla battuta di Berlusconi, non può che scappare un sorriso. Finora noi interisti non ci siamo affatto pentiti di Cassano, anzi. Siamo grati al Milan per avercelo praticamente regalato in cambio di Pazzini, aggiungendo sul piatto 7,5 milioni di euro. Poi, in via Turati interpretino come vogliono questa operazione di mercato. Se davvero credono che El Shaarawy somigli a Eto’o, il loro punto di vista, per usare un eufemismo, conta come il due di coppe quando la briscola è spade. E se il trend troverà conferma anche nei prossimi mesi, la vera cassanata l’avranno commessa loro. Battute di Berlusconi a parte.


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