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Il giorno di Lucio: panchinaro da 2 milioni a stagione. E noi ci godiamo Juan

di Redazione FcInterNews
Fonte: Ilrumoredeinemici.it

Nessun tifoso interista ha dimenticato l’addio di Lucio questa estate, la risoluzione contrattuale e lo sgarbo della firma con la Juventus. In tanti hanno colpevolizzato la dirigenza nerazzurra per aver rinforzato con un campione la storica rivale, impoverendo la propria retroguardia. Era un periodo di aspre critiche all’Inter, il cui mercato in entrata non decollava e quello in uscita sembrava l’unico vero interesse da perseguire. Stasera Lucio molto probabilmente scenderà in campo in casa del Nordsjaelland, terza giornata del girone di Champions League. Sarà la sua terza presenza con la nuova maglia, che non ha esitato a difendere pubblicamente anche nella contestatissima questione dei 30 scudetti sul campo, dimenticando il recente passato di interista anti-juventino.

Per lui, finora, complice anche un infortunio all’inizio della stagione (giusto dopo le magre figure contro una rappresentativa di dilettanti valdostani e al Trofeo Tim proprio contro l’Inter), ben poche occasioni di farsi vedere in campo, scavalcato persino da Marrone, centrocampista adattato a difensore. In undici partite, appena due presenze, in Supercoppa e contro il Chievo in campionato, una miseria. Quanto basta per definire avventato il suo ingaggio, soprattutto in virtù del suo stipendio annuale da oltre 2 milioni a stagione. In epoca di taglio degli ingaggi, pagare tanto un ex campione che figura all’ultimo posto nelle gerarchie difensive (Conte ha dimostrato di non fidarsi troppo) non merita particolari applausi.

Divertente lo sgarbo ai nerazzurri, vero Marotta? Ma sì, tanto è Agnelli a versare lo stipendio ogni mese al panchinaro di lusso. Finanziariamente, non certo calcisticamente. E a Milano se la ridono, con la scoperta Juan che già oggi vale più di Lucio (e guadagna circa un quinto di lui), guarda caso uno dei suoi idoli, di cui ha preso brillantemente il posto nella formazione nerazzurra. Con il giovane classe '92, a San Siro regna (finalmente) la tranquillità e tutto il reparto, dopo un'annata disgraziata, si esprime meglio. Significherà qualcosa?


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Domenica 15 dicembre