Juventus: un raro campionario di assortita umanità pallonara
La Juventus tornerà a vincere lo scudetto e nessuno potrà farci niente... Lo so: scritto da un interista tutto d'un pezzo, risulterà una provocazione bell'e buona. Ma non si è precisato quando succederà. Anche se a dare una rapida scorsa alle aperture più recenti di almeno 2 testate "amiche" dei bianconeri, se ne dedurrebbe che l'evento sia auspicato ed imminente. Anzi, sarebbe già in corso come il riscaldamento globale (o global warming per chi mastica poco la lingua italiana...) ed il conseguente scioglimento dei ghiacciai. D'altronde il titolo tonitruante del Corsport di martedi 20 ("THIAGO GEN") e quello gemello di mercoledì 21 di Tuttosport ("Benvenuti a Mottaland") non lascerebbero dubbi di sorta. E noi che non c'eravamo manco accorti dell'instaurazione del nuovo corso vincente di T. Motta. Per non dire poi dell'ancora più sobrio (sic!) occhiello della stessa testata torinese: "VITTORIA, GIOCO, GIOVANI, MERCATO: EUFORIA JUVE"... Cioè, ai bianconeri è capitato in sorte di affrontare (e battere) una neopromossa come il Como - che, in tutta onestà, pare una squadra di giocatori-matusalemme sul modello RSA di improvvida evocazione zazzaroniana (infatti l'età media degli 11 titolari lariani scesi in campo a Torino era pari a 29,2 anni) - e già si delira come fosse iniziata una (definitiva) fuga scudetto dei bianconeri...
Ma lasciamo volentieri questi "Nostradamus de noantri" crogiolarsi nel loro brodo primordiale, preparato un giorno sì e l'altro pure per poi farlo sorseggiare alle più disparate ed affamate cavità orali bianconere. E pensare che - almeno a giudicare da ciò che trasuderebbe dalle cronache sulle loro trattative di mercato - ce ne sarebbe abbastanza per far venire un fastidioso mal di testa (se non proprio un'emicrania cronica) a Scanavino, Giuntoli, ma soprattutto a Thiago Motta. Nell'ordine: Ad, Dt ed allenatore della società bianconera. Ed allora viene naturale invadere una casa altrui - che va così tanto di moda... - ma solo con della sana ed innocua ironia. D'altronde, non è mica reato: anzi, se anche si trattasse di un "abuso d'ufficio", su questo strano suolo peninsulare ci si imbatte sempre in qualche condono o in una salvifica depenalizzazione... Dunque viene facile constatare come l'attuale rosa dei bianconeri - tra componenti ufficiali, ufficiosi, in pectore o sub judice - annoveri un campionario mai visto di assortita umanità pallonara. Talmente corposo (e fluido al tempo stesso) da risultare suddivisibile in tante categorie che possono essere curiosamente ricondotte alla stessa lettera iniziale: la "R". Manco fossero tutte una sorta di marchio registrato. Eccole:
1) I (R)ESILIENTI Fino ad appena una decina di giorni fa, Thiago Motta poteva disporre di appena 16 giocatori (13 di movimento più i 3 portieri): i pochi che si erano salvati dalle "Grandi purghe" di reminescenza sovietica;
2) I (R)IPUDIATI Dunque sulla lista degli epurati erano finiti ben 9+1 bianconeri: Szczesny; De Sciglio, Rugani, Gonzalez, Djalò; McKennie, Arthur, Nicolussi Caviglia; Kostic e Chiesa (con quest'ultimo trattato più diffusamente al punto 3). Salvo poi, la società bianconera, maturare - per diversi elementi di questo esercito tutt'altro che sparuto - continui distinguo, ripensamenti e valutazioni che hanno portato a cambiarne lo "status" fino a generare reintegri, rescissioni, prestiti (tipo quello di Rugani all'Ajax) e financo rinnovi;
3) I "RELIGIOSI" scomunicati. In questa sottocategoria non può che figurare un unico rappresentante. Giusto per via della sua particolare identità anagrafica: Chiesa (Federico). D'altronde se la società bianconera ha valutato di abbracciare il "politeismo" tattico di Thiago Motta (4-2-3-1, 4-1-4-1, ecc.) a discapito di culti più nostrani ed il "povero" Chiesa c'ha poi messo del suo con la richiesta di un ingaggio per il rinnovo che era tutto fuorché l'obolo dell'8xmille, allora la "scomunica" non poteva che scattargli in automatico;
4) I (R)ESCISSI Finora si è registrato un unico caso, ma mai disperare. Risulta riconducibile ad un Signore polacco che, di cognome, fa Szczesny. Il quale portiere - senza batter ciglio - ha incassato la sua lauta buonuscita di 4 mln di € dopo "appena" 7 anni di (onorata) militanza bianconera. Ma con - al cambio - oltre 25 mln di zloty in tasca, non solo non si chiudono gli occhi, perdiana! Non ci si lava neanche il viso per timore di rimuoverne la cispa...
5) I (R)EINTEGRATI in rosa. Come Milik, McKennie e Kostic. I primi 2 per rimanerci come riserve, il serbo da usare come probabile contropartita nell'affare Nico Gonzalez. Per concedersi giusto una breve parentesi di gossip, lo statunitense non dovrebbe più essere il moroso della sorella di Frattesi. Piace allora pensare che sia andata a segno una doverosa "catechizzazione" della consanguinea (Chiara) da parte del fratello nerazzurro (Davide)... D'altronde oggi ci si molla o ci si separa spesso per futili motivi: causale che qui non sarebbe affatto ricorsa...
6) I (R)IOTTOSI Tipo Kalulu, che ha titubato per più di una settimana prima di decidersi a cambiare categoria: passando a quella dei REALISTI perché si era finalmente convinto che la scelta bianconera potesse essere la migliore per la sua carriera: contento lui!
7) I (R)EALISTI Come il precedente Kalulu, che non è certo il suo inesistente gemello siamese. L'ex rossonero Pierre è dunque arrivato a più miti consigli (e firme) dopo aver "soggiornato" per quasi 10 giorni nel limbo dei RIOTTOSI. Ma che specie di margherite cresceranno in Francia?
8) I (R)INNOVATI Per esempio McKennie, che dovrebbe - come minimo - soffrire di labirintite per tutti questi repentini cambi di status: prima affossato nel girone dei RIPUDIATI, poi recuperato in quello dei REINTEGRATI ed infine(?) adagiato nella comfort zone dei RINNOVATI. Sempreché non intervenga l'X factor Chiara Frattesi - la sua ex girl friend (maledetti anglicismi tentatori!) - a lacrimare la perduta serenità di coppia;
9) I "(R)EIETTI" definitivi. Tipo Pogba, a causa della squalifica di 4 anni per doping comminata lo scorso febbraio, ma con un contratto in bianconero - ora al minimo salariale - in scadenza nel giugno 2026; ed anche Alex Sandro, arrivato finalmente - con sommo gaudio bianconero - al termine del suo rapporto di lavoro a Torino;
10) I (R)AMPOLLI inaspettatamente alla ribalta. Come il giovane belga Mbangula - autore della prima rete ai lariani - e Savona. Due giovanotti lanciati da Motta, ma con motivazioni differenti: per autentico azzardo il primo, per forza maggiore il secondo (vedasi infortunio di Timothy Weah);
11) I (R)IADATTATI di ruolo. Con Cambiaso schierato a dx - ma autore di un pregevole 3° gol, di mancino, contro il Como - e con Fagioli adattato da centrale di centrocampo a trequartista;
12) I (R)ITARDATARI sul mercato. Ossia Koopmeiners e Nico Gonzalez che staranno togliendo il sonno a Thiago Motta (ed ai giornalisti "mercatisti") per via delle lungaggini nelle trattative in atto, rispettivamente, con Atalanta e Fiorentina;
13) I (R)ICOVERATII in infermeria. Vale a dire i due infortunati nella gara d'esordio in campionato: i figli d'arte Timothy Weah e Thuram "minor", ossia Khephren. Si rivedranno, forse, dopo la sosta per le nazionali;
14) I (R)ECUPERATI (generici) alla causa bianconera. Tipo il "redivivo" Locatelli che, forse istigato da una vecchia ed omonima pubblicità, pare essersi deciso a "fare le cose per bene". "Era ora" - bofonchierà la maggior parte dell'utenza bianconera che ormai disperava delle reali capacità dell'ex Sassuolo dopo un triennio di basso cabotaggio;
15) I (R)ABIOT Ossia una categoria fatta persona per via di essere una specie di nomen omen. Non foss'altro perchè il centrocampista francese dovrebbe essere a dir poco adirato configurandosi, a tutt'oggi, come un disoccupato di lusso. Ma se è ancora senza squadra dovrebbe chiederne conto solo ed esclusivamente a mamma Veronique, stante le sue pretenziose richieste di ingaggio con annesse laute commissioni. Una cosa è certa: nella peggiore delle ipotesi, Adrien non si ritroverà mai a fare il clochard nelle banlieue parigine...
16) I (R)IEQUILIBRATORI di bilanci propri ed altrui. Grazie a molto probabili (e rispettive) plusvalenze: tipo Iling-Junior e Barrenechea. I 2 giocatori bianconeri sono stati ceduti a peso d'oro all'Aston Villa, ma nel frattempo sono già finiti in tribuna perché inutilizzati dal loro tecnico. Con l'ulteriore eventualità che il giocatore inglese possa, a sua volta, essere prestato dalla società di Birmingham;
17) I (R)ENITENTI alla leva mottiana. Tipo Thiago Djalò che, praticamente mai utilizzato, ha chiesto la cessione dopo essere stato "scippato" ai nerazzurri lo scorso gennaio. Ma ammesso e non concesso che di questi giocatori se ne possano profilare degli altri, avranno davvero il coraggio di ufficializzare le loro intenzioni presentandosi al Distretto militare di Vinovo per poi incrociare gli sguardi accigliati di Giuntoli e Motta? Insomma, il difensore portoghese avrà tracciato un solco abbastanza profondo?
Va da sé che in quest'autentica torre di Babele juventina non ci sarebbe da stupirsi più di tanto qualora - essendo il mercato ancora in divenire - si facessero strada nuove ed ancora più fantasmagoriche categorie fino a generare la doverosa appendice dell'ADDENDA ET CORRIGENDA...
Orlando Pan