Le metafore della lepre impallinabile e dei tanti conigli estratti dal cilindro
A giudicare dall'uso maldestro o, meglio, dal ricorso smodato a certe metafore con protagonisti opinabili o dagli interpreti invertiti, matura il forte sospetto che sul suolo peninsulare stia impazzando un'anomala stagione venatoria o, peggio, che sia in corso una retata a dir poco sui generis... Sull'allegoria evocata da Marotta circa cacciatori e lepri da impallinare - per la quale mi sono peraltro trovato in perfetto disaccordo con l'Ad Sport nerazzurro - ho già avuto il privilegio, in questo sito, di "annoiare" i lettori con un precedente post. Ora, non volendo affatto entrare nell'agone di una narrazione pallonara distorta che coinvolge una schiera di soggetti confusi fra guardie e ladri, preferisco di gran lunga rimanere nel regno animale, tirando in ballo il confronto fra una coppia di quadrupedi di piccola taglia - lepri e conigli - appartenente allo stesso ordine dei Lagomorfi. Che c'entrino ora i conigli, dopo le lepri (nerazzurre), è presto detto. C'è forse qualche opinionista o commentatore abbastanza onesto - dunque anche solo non spudoratamente di parte - che possa non taggare come "conigli estratti dal cilindro" gli ormai innumerevoli episodi "non avversi" capitati in partite che i bianconeri son riusciti ad indirizzare, fino a portarle a casa in un modo o nell'altro? Ci si augura di sì. Senonché, come già non bastassero le cosiddette vittorie di corto muso (ben 6 per 1-0 e 4 per 2-1) - di cui 3 risolte ben oltre il 90° (contro Verona, Monza e Salernitana) - i successi ottenuti "solo" dopo l'inferiorità numerica degli avversari (contro la stessa Salernitana ed il Milan), ecco i 6 punti guadagnati incrociando 2 portieri - il frusinate Turati e Consigli del Sassuolo - autori di svariate negligenze con pagelle ove si sono sprecati voti tra il 4,5 ed il 5, nonché giudizi tranchant tipo "disastro", "insufficiente", "il peggiore". Insomma, pare essersi aperto un nuovo filone bianconero di buona sorte: le giornate storte degli estremi difensori avversari. Checché ne abbiano poi raccontato e ne scriveranno ancora i soliti media contrassegnati da "rating bbb" - cioè battenti bandiera bianconera - sul gol di Yildiz e sulle mirabolanti doppiette di Vlahovic contro Sassuolo e Lecce. E proprio dal Salento è giunto domenica sera un ulteriore aggiornamento sulla buona sorte altrui: indirizzare la vittoria con un gollonzo. Ma finiranno mai questi "magheggi" dei conigli bianconeri che escono dal cilindro? Vabbé che quelle bestiole sono fatte per figliare, ma c'è un limite a tutto...
E allora - per tornare aderenti alla realtà e mettere dunque al bando certe mistificazioni "poliziesche" che non fanno altro che rivelare la cifra stilistica di chi le ha messe in giro - giunge fortunatamente in soccorso l'enciclopedia Treccani con una sobria comparazione zoofila, giusto tra lepri e conigli. Solo che lo scrivente si è preso l'arbitrio di integrarla - rivisitandola in chiave ironica, se non proprio trasgressiva - con forti connotazioni bianconerazzurre. Si apprende subito che è "facile distinguere tra lepri e conigli. Le lepri sono più grandi (strano: l'altezza media dei 25 nerazzurri della rosa è pari a cm.182,4; quella degli altrettanti bianconeri "si alza" giusto di 3 cm: 185,4; stature trattate a Vinovo come le plusvalenze?), hanno orecchie e zampe molto più lunghe (tipo certi distacchi in particolari classifiche come la differenza reti, i gol segnati, il capocannoniere del campionato, ecc.) e occhi con pupilla ristretta (come quelle di tutti gli interisti "previdenti" che - forse già in modalità "2a stella", dunque in condizioni di luce intensa - "diventano più piccole o si restringono per evitare che ne entri troppa", cit.). Per salvarsi dai predatori, confidano sulla propria velocità nella fuga (tipo quella dialettica della società nerazzurra - Inzaghi in primis - da certe provocazioni verbali di livello infimo). Non hanno una tana, ma vivono tra l’erba o tra i cespugli (in effetti, per certi versi, un po' come la sede dell'FC Internazionale Milano che, negli anni, è cambiata spesso e volentieri: da Foro Bonaparte a Piazza Duse, da via Durini a Corso Vittorio Emanuele II ed infine a Viale della Liberazione, ove - in quest'ultimo caso - i giardinetti all'ingresso del nuovo edificio erano rimasti effettivamente incolti e non curati fino a poco tempo fa...). I conigli, invece, trovano protezione (eufemismo per salvaguardia istituzionale del brand?) nella densa vegetazione della macchia (e te pareva che quelli non si trovassero a proprio agio in "ambienti poco puliti"...) e dei boschi in cui vivono e scavano nel terreno gallerie profonde (mica come le 3 di Torino, alla luce del sole, ma "coperte" e di chiara "impronta" granata: in particolare la Galleria San Federico con struttura a forma proprio di "T"...), in cui possono vivere numerosi (ma, soprattutto, dove tentano di nascondersi da tribunali e da inquirenti assortiti, nonché ove accumulare plusvalenze ed altre provviste per il lungo inverno). Meno veloci delle lepri (embè, solo una classifica con l'asterisco poteva riuscire a documentare il contrario), i conigli procedono con cautela (un po' come le cause giudiziarie dei bianconeri, tra un ricorso e l'altro: e poi ci si lamenta della lentezza della giustizia per via dei tribunali ingolfati da cause insulse!), pronti a rifugiarsi nella propria tana (tipo la Continassa) con la quale mantengono un collegamento olfattivo continuo (sarà mica per via di quell'odore nauseabondo emanato dal cordone ombelicale - mai reciso - con una qualsiasi delle tante dimore di una certa famiglia, tipo quella riconducibile alla finanziaria Exor?)".
C'è dunque modo e modo di reagire alle ultime liriche toscane di Messer Allegri da Livorno: fare, in pratica, lo gnorri, tipo Simone Inzaghi; derubricarle a "parole più o meno fantasiose ed ironiche ", come ha fatto con eleganza verbale l'Ad Sport nerazzurro Marotta oppure - come ha appena tentato modestamente di fare il sottoscritto - con una replica a base di satira applicata al calcio: materia quanto mai improba perché "spinoza" e di non facile presa...
P.S.: pazienza (si fa per dire!) per certi protagonisti di campo che mistificano la realtà invertendo i soggetti riconducibili alle guardie ed ai ladri. Infatti trovo personalmente più insopportabili gli errori marchiani sulla nuda cronaca o, peggio, delle analisi a dir poco risibili ricavate dai freddi numeri da parte di coloro che, di mestiere, fanno i giornalisti da una vita. Per non abusare dello spazio concessomi da chi mi ospita, mi limito a riportare solo l'analisi più strampalata. Non avrei mai pensato che un giornalista navigato e della vecchia scuola come Alberto Cerruti si potesse prestare a queste miserie che vado brevemente a raccontare. Lo scorso 18 gennaio - argomentando sul blog di Calciomercato.com a riguardo dei "3 motivi per cui Allegri può credere allo scudetto" - Cerruti è riuscito a scrivere, rimanendo serio, che "La vera differenza è in attacco, perché in questo settore è messa meglio la Juventus". Tenetevi forte perché è roba grossa. "Dopo avere ritrovato il miglior Vlahovic al fianco di Chiesa, Allegri può disporre di Milik che (...) ha già segnato il doppio dei gol (2) di Arnautovic e Sanchez messi insieme (1). Una disparità di rendimento evidente che alla distanza potrebbe rivelarsi decisiva". Avete letto bene: 2 gol contro 1 solo farebbero tutta la differenza del mondo. Dove andremo a finire! Della serie: come buttare nel cesso anni di onorata carriera in qualità di editorialista di punta di una Gazzetta che fu...
Aggiungo, per forza, un'ultima chicca notturna. In apertura della puntata domenicale di Pressing sulle reti Mediaset, la conduttrice - forse tradendo una qualche "simpatia" bianconera - ha introdotto la puntata con ciò che ad appassionati e tifosi nerazzurri (pure a quelli non cattolici...) è suonata all'istante come un'inascoltabile bestemmia cabalistica: "A proposito di novità, c'è una nuova formazione in vetta alla classifica: è la Juventus (...) E CI RESTERÀ PER DIVERSO TEMPO (...)". Possibile che - in preda alla massima eccitazione per quel primato farlocco raggiunto - non si sia proprio tenuto conto che 2 esiti su 3 della prossima gara interna dei bianconeri contro un Empoli rivitalizzato dalla cura Nicola e dall'esplosione di Źurkowsky - abbinati ad una vittoria dei nerazzurri a Firenze - riporterebbero SUBITO in testa la Beneamata? Altro che "(...) la Juve resterà in testa per diverso tempo"!
Orlando Pan