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"Mille e non più mille": quando anche certe credenze popolari hanno l'asterisco...

di Redazione FcInterNews.it

Fiuuu! Possiamo davvero tirare tutti un bel sospiro di sollievo. Ma chi sono infatti quegli ingrati che avevano tacciato Allegri di essere solo un gran mattacchione? Livornese sì - fino al punto di "ufficializzare" la sua città come un'enclave di burloni che si prendono in giro l'un l'altro da mane a sera - solo che lui, immolandosi per interposto Milik, è diventato, all'insaputa di tutti, un eroe per aver scongiurato nientepopodimenoche la fine del mondo... Suvvia, chi non conosce la credenza popolare che si basa "sul detto «Mille e non più mille», attribuito a Gesù Cristo - ma di fatto non presente nei Vangeli canonici (mentre invece quelli apocrifi diventano, per forza, la fonte con l'asterisco) - interpretato nel senso che allo scadere del primo millennio dalla nascita di Cristo stesso ci sarebbe stata la fine del mondo con il giudizio universale" (cit.)? Ed ecco allora che - burla per burla ed alla luce di una mera coincidenza numerica - nell'ultimo fine settimana il tecnico bianconero era stato davvero in odore di un traguardo di pari entità: quello dei 1000 punti conquistati in Serie A sulle panchine di Cagliari, Milan e Juve. Come peraltro titolato sulla prima pagina di sabato della Gazzetta ('Allegri va a 1000") che, ogni tanto, una statistica corretta riesce pure ad imbroccarla. In effetti, il tecnico labronico era arrivato - fino a prima di Juve-Empoli - a 997 tacche, frutto di 300 vittorie tonde, 97 pareggi e quasi altrettante sconfitte (94) in 491 panchine complessive nella massima Serie. Ora, non è dato sapere se quella finta 'subcultura' sfoggiata nelle conferenze stampa dal livornese - fatta di metafore invertite (tra guardie e ladri), allegorie sportive un tanto al kg (su ippica e tennis) e velleità da psicologo (permaloso a chi?) - tradisse solo la smania di arrivare a quell'ambìto traguardo numerico piuttosto del malcelato intento di (provare a) destabilizzare il fronte nerazzurro. Fatto sta che ce ne sarebbero tanti di proverbi popolari da citare ora in replica ai suoi affronti dialettici, ma - essendo lo scrivente un mero appassionato - si limita ad un paio di molto soft: "Chi è causa del suo mal, pianga sè stesso" oppure, ancora più semplicemente: "Chi la fa, l'aspetti!". Esplicitata al termine di Juve-Empoli, è, però, da prendere con le pinze la presa di coscienza di Allegri (parola grossa per un tecnico che si professa 'dalla battuta sempre in bocca') circa la necessità di porre un freno alla sua livornesità. Non foss'altro perché l'esuberanza verbale del tecnico - che qualche laudatores tuttosportiano ha confuso elevandola financo a 'perfida arguzia' - potrebbe urtare la sensibilità di qualcuno. Ché di infastiditi, dopo Baldanzi, ne potrebbero saltar fuori molti altri. Provi solo ad immaginare, il tecnico labronico - dopo aver subito gol di destro da un sinistro naturale - cos'altro di incomparabile potrebbe capitargli un giorno o l'altro...

P.S.: alla ricerca in rete di quale fosse la corretta ortografia dell'esclamazione 'fiu', mi sono imbattuto in un articolo che riconduceva il copyright del mio incipit ("Fiuuu", ossia con l'ultima vocale ripetuta più volte rispetto alla versione std "Fiu!") proprio ad Allegri, che l'aveva fatta diventare di moda 10 anni fa. Solo perché l'aveva scritta su Twitter al termine di Juve-Olympiakos nei gironi della Champions 2014-15 dopo lo scampato pericolo per aver vinto in rimonta sui greci. E' la stessa citazione riportata da Cristian Giudici su Calciomercato.com (ma me ne sono accorto dopo del suo articolo e voglio evidenziarlo giusto per fugare sospetti di plagio). Ed allora tutto si poteva immaginare tranne che la 'licenza poetica' di un livornese si potesse trasformare in un hashtag (#fiuuu) così popolare da scalare le classifiche di gradimento dell'epoca. Ora, però, si profilerebbe un altro pericolo, peraltro genericamente subodorato dallo stesso tecnico: ossia che quell'esclamazione gli si potrebbe ritorcere contro. Mettiamo, per esempio, che il capriccioso francese Rabiot - per uno scatto d'ira (nomen omen?) o perché magari indottrinato da mamma Veronique... - si dimostri restio alla convocazione per domenica, fino ad esclamare in faccia a Massimiliano: "C'est fiu!" (Che noia!) o "Je suis fiu" (Sono stufo). Non succede, ma se succede... L'amministrazione comunale di Livorno, anch'essa infastidita, potrebbe persino minacciare di revocare la cittadinanza ad Allegri: 'giusto' per lesa municipalità... Son davvero tempi grami per i percettori di cittadinanza: 'aggratis' od onoraria (caso Udine/Maignan) non farebbe differenza.

Orlando Pan


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