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Non ci sono più gli avvocati di una volta

di Redazione FcInterNews.it

Non mi viene proprio di puntare il dito contro Romelu Lukaku, un sedicente professionista al quale "capita" - con tutta evidenza - di cambiare troppo spesso i costumi di scena. Pronto ad indossare l'altro ieri i panni del figliol prodigo nerazzurro salvo adesso - quasi del tutto inaspettatamente (a proposito: siamo in tanti a dovere delle sincere scuse ad Ivan Zazzaroni ed al suo Corsport...) - vestire quegli altri di Giuda Iscariota, alias di vile traditore... Per aver flirtato con tanta nonchalance con Milan e Juve proprio mentre la dirigenza nerazzurra ha cercato per svariate settimane di mitigare le richieste del Chelsea per la sua cessione, mi sono fatto convinto che il giocatore belga - tradendo oltretutto le sue profusioni di fedeltà ai nerazzurri - sia "solo" un soggetto troppo fragile ed instabile psicologicamente. Dunque, non "perseguibile". Altrimenti non si spiegherebbe come mai nel pezzo che la rosea ha dedicato sabato al suo attuale procuratore - l'avvocato belga Sebastien Ledure - l'estensore dell'articolo si sia permesso con tanta baldanza e per ben 2 volte di tirare in ballo le DEBOLEZZE CARATTERIALI di Romelu, finora sconosciute ai più. Uno specchietto per le allodole giornalistico ad uso e consumo dei residui lettori, tifosi ed appassionati nerazzurri? Non credo proprio. Sospetti fondati, finora rinchiusi all'interno di Appiano Gentile, adesso conoscono la ribalta del pubblico dominio. In ogni caso, DEBOLEZZE CARATTERIALI messe definitivamente a nudo nonché propedeutiche ad un fertile terreno di semina per chi - con un "crescente ascendente nei confronti del centravanti" (Gazzetta dixit) - ha predicato bene "battendosi affinché i procuratori dei professionisti non facciano il doppio gioco" (parole sue), ma razzolato male "capitando spesso che non vengano perseguiti gli interessi dei vari clienti, bensì quelli personali" (altra perla del suo credo).

Basterebbe infatti shakerare appena 2 ingredienti che rappresentano, l'uno, l'artata separazione in sillabe della pronuncia - ad orecchio - del cognome di questo soggetto ("L'È DÜR" per LEDURE), l'altro, il nome rivelatore della "mission" dello studio legale sportivo internazionale da lui fondato ("CRESTA"...) per ottenere un cocktail del tutto identificativo di questo controverso avvocato belga. Procuratore che, dopo i vari predecessori Raiola, Pastorello e Roc Nation, curerebbe - il condizionale è quanto mai dobbligo - gli interessi professionali di Romelu Lukaku... Ma non ci si improvvisa agente di calciatori con una variante di carriera appena iniziata dopo i precedenti successi(?) nel ramo forense: "L'È DÜR"... Ed allora è proprio vero che non ci sono più gli avvocati (affidabili) di una volta. Non potendo quindi che sorvolare sul vezzo dell'avvocato Agnelli di aver portato, in vita, l'orologio sempre sopra il polsino della camicia oppure sul'ipotesi che avesse fatto "assunzioni" di tutti i tipi... Così come, all'incontrario, non rimarcarne il merito se non, meglio, la "decenza" - nel ruolo di principale azionista dell'allora gruppo FIAT - di aver "garantito" che la "Ditta" di famiglia (aspetto da qualche anno invece disatteso con la FCA "olandese"... ) pagasse gli oneri fiscali financo sul suolo peninsulare. Alla stregua di un normalissimo contribuente col domicilio fiscale in Italia... Sulla stessa iniziale falsariga non si può allora che tollerare la devozione (laica) dell'Avvocato Prisco, che era solito tenere nel portafoglio il santino di Ronaldo, il Fenomeno... Nel novero di questa "superata" categoria di professionisti una citazione la merita senz'altro - come (forse) suo unico rappresentante ancora in vita - l'avvocato Pasqualin il quale, oltre ad aver avuto le procure di giocatori famosi come Baggio, Del Piero, Vialli, Toldo, Berti e di tanti altri, ha operato - strano a scriversi - anche come avvocato di successo per grandi cause collettive. Tipo da "legale di parte civile delle famiglie italiane nel processo di Bruxelles per la strage dell'Heysel del 1985" (da Wikipedia). Mica pizza e fichi, insomma!

Per tornare, in conclusione, a Lukaku, Romelu necessita "solo" di amorevoli cure che oramai società e tifoseria nerazzurre non sono più disposte a profondere alla luce dell'esito di questo suo vile doppiogioco, per quanto forse fuorviato dal suo sedicente procuratore. Che si rivolga pure all"avanzatissimo centro J medical di Vinovo dove non si sa, però, quanti operatori sanitari saranno in grado di fornirgliele... Sapete poi che (amara) goduria se alla fine dovesse saltare la partenza di Vlahovic verso il PSG, conditio sine qua non per l'eventuale sbarco in bianconero di Lukaku?! Con Romelu - palesemente fuori dal progetto tecnico di Pochettino al Chelsea - che potrebbe fare la fine di un Bonucci qualsiasi: schifato dai suoi stessi datori di lavoro! Almeno che non giunga in soccorso la solita Arabia (presuntivamente) felix...

Orlando Pan


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