Non è un campionato per volpi, bensì per 'miracolati'!
Non c'è traccia di un pareggio da "ottovolante" nella storia dei precedenti di Inter-Juve, dunque men che meno a San Siro. A Sanremo, invece, ha spopolato per anni un noto gruppo vocale - "I 4+4 di Nora Orlandi" - rimasto attivo per più di un trentennio e costituito, appunto, da un doppio quartetto di coristi: 4 maschi e 4 femmine con frequenti rotazioni nei componenti. Una sorta di turnover ante litteram (correva l'anno di fondazione 1952...) di quello in versione 4.0 di Simone Inzaghi. Al riguardo, purtroppo, i ricordi televisivi sono fissati rigorosamente in bianco e nero... E te pareva! Per i colori nerazzurri, invece, provare a spenderci sopra dell'ironia dopo un 4-4 "lunare" è impresa davvero improba. Cercando comunque di limitare bestemmie ed imprecazioni al minimo sindacale - giusto perchè si guarda al calendario che si fa finalmente ostico anche per la capolista Napoli - e demandando le analisi tecniche circa la mancata vittoria a chi padroneggia quella materia meglio dello scrivente, ci si potrebbe allora leccare le ferite con un particolare riscontro. Quello che c'è stato chi è riuscito a spingersi ben oltre questo mezzo suicidio (tecnico) nerazzurro: tipo i dirimpettai nella finale Champions 2005 ad Istanbul... Ma sarebbe un esercizio consolatorio abbastanza misero e stucchevole. Piuttosto potrebbero risultare maggiormente lenitivi i corsi e ricorsi storici evocati da un altro soggetto con un passato milanista come l'attuale tecnico del Real Madrid. Infatti Carlo Ancelotti sabato ha fatto sfoggio di buona memoria dopo aver subìto a domicilio dal Barcellona, guarda caso, un "FESTIVAL CULÉ", come ha titolato nell'edizione domenicale il quotidiano sportivo spagnolo "AS". Carletto si riferiva di sicuro ad un precedente (forse due...) favorevole ai madrileni a seguito di un siffatto poker catalano. In realtà, nella prima circostanza iscritta negli almanacchi iberici, era stato Rafa Benitez a sedere sulla panchina dei blancos. Correva la stagione 2015-16 ed il Real arrivò 2° in Liga ad 1 solo punto dal Barcellona (90 contro 91), nonostante un filotto di vittorie nelle ultime 12 giornate di campionato, ma riuscì a vincere la sua 11.ma Champions. La seconda volta capitò, appunto, con Ancelotti in panca che fece meglio del collega spagnolo vincendo Liga e Champions nella stagione 2021-22. Sì, insomma: ad Ancelotti, sul breve, sarà andata pure peggio che ad Inzaghi! Poi, però, a fine stagione...
E pensare che, alla vigilia di Inter-Juve, il pericolo piu grosso da scongiurare era quello di assistere ad un possibile scenario domenicale da "Gli ultimi giorni di Pompei"... Prima del derby d'Italia c'era infatti il più che fondato timore che i disastri assortiti combinati al Wanda Metropolitano di Madrid dalla squadra arbitrale italiana capeggiata da Guida potessero avere un qualche seguito anche sul suolo peninsulare. Nel senso che certe malefatte del fischietto nostrano in Champions si sarebbero potute replicare anche a San Siro. Ed allora, apriti cielo... Per fortuna che i nativi di quella località vesuviana - e Marco Guida sarebbe uno di questi - sono dotati di un diverso "senso etico", così da circoscrivere il discredito cittadino al solo affaire Sangiuliano-BOCCIA...
L'arbitro Guida, infatti, si è trovato nelle condizioni di emulare quanto riuscito da poco al collega Massa attraverso la compiuta "par condicio" di certi suoi precedenti blasonati. Ossia che lo score dell'arbitro ligure - fino a prima dell'ultima Roma-Inter - recitasse 2 precedenti direzioni fra nerazzurri e giallorossi in cui erano sortiti un pareggio ed una vittoria romanista a San Siro. Poi, domenica scorsa, la "puntuale" chiusura del triplo segno col successo nerazzurro all'Olimpico. Praticamente identico lo storico personale di Guida nei 2 pregressi incroci coi bianconerazzurri: un avvicinamento al suo terzo derby d'Italia caratterizzato, appunto, da una vittoria juventina a Torino e poi da un pareggio. E se ieri sera 2 rigori sacrosanti fischiati a favore dei nerazzurri - roba che non si vedeva, se la memoria non mi inganna, da un Inter-Milan 4-2 del 2012 diretto da Rizzoli - non sono stati sufficienti ai nerazzurri affinché Guida si mettesse "in pari" con Massa, la colpa non può certo essere ascritta all'arbitro campàno. Ma i sogni di gloria interisti càmpano ugualmente e ci mancherebbe! Ché questo, almeno finora, non è stato un campionato per volpi, bensì per "miracolati": per il Napoli, prima col Parma e poi ad Empoli; per i bianconeri con la Lazio e ieri sera; per i rossoneri col Torino e nel derby e per la stessa Inter a Monza. Ma si riuscirà, nel mentre, a farsene una ragione?
Orlando Pan