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Por qué Mazzoleni, por qué?

di Gianluca Scudieri

Il responsabile è sempre il solito, anche questa volta. Cambiano le partite, ma non cambiano i risultati né i colpevoli che appartengono sempre alla stessa classe pur cambiando di volta in volta. La colpa è degli arbitri e a questo giro è di Mazzoleni che ha palesemente indirizzato la gara contro l’Inter. La colpa è sempre di quelli con il fischietto, questo è il sunto del trend negativo dei nerazzurri. 

A Firenze è chiaramente colpa di Mazzoleni che non cambia la posizione di Eder lasciandolo a vagare per il campo come fosse un turista in giro per il centro storico del capoluogo toscano; la colpa è anche di Mazzoleni e della terna se non obbligano l’Inter al cambio prima del 71° minuto approfittando del calo fisico della Fiorentina visibilmente in difficoltà. Altra colpa dell’arbitro? Non aver obbligato Brozovic a seguire il taglio di Borja Valero sul primo gol né di aver richiamato l’attenzione di Nagatomo che pensava ai fatti suoi piuttosto che tenere alta la linea del fuorigioco dentro la propria area di rigore. Ma non finisce qui la saga degli errori del fischietto: a chi si deve imputare la colpa di aver fatto sembrare un ragazzino dei pulcini Nagatomo nel duello con Bernardeschi, visibilmente il più forte della rosa a disposizione di Sousa? A nessuno, è chiaro. Perché poi Mazzoleni non ha fischiato a favore dell’Inter quando Medel si limitava ad effettuare passaggi indietro o quando i nerazzurri venivano isolati in fase di possesso palla? Porqué Mazzoleni, porqué? Dov'era il direttore di gara quando Handanovic decide di non trattenere un tiro al 92°? E dov'era quando nessuno dei centrali chiude su Babacar sulle due respinte del portiere sloveno, ovviamente esente da colpe? Semplice, stava pensando a come abbattere l’Inter. 

Ironia a parte, è evidente che Mazzoleni sia stato disastroso su tutta la linea ieri sera, ma aggrapparsi, per l’ennesima volta, alla direzione di gara questa volta non rende merito all’intelligenza dei tifosi nerazzurri. E’ vero che ogni tanto sarebbe gradito un comportamento equo e impeccabile dell’arbitro di modo tale che non ci siano recriminazioni varie, di modo che ci si possa giocare realmente tutto in campo senza giustificazioni di sorta, ma prima di pensare alle colpe dell’arbitro, ben evidenti, si guardi prima alla squadra e si valutino gli errori di chi ha allestito questa rosa, di chi la gestisce e di chi ne fa parte. Non si dovesse arrivare ad una risposta ritenuta valida, allora potrete dire sempre che è colpa dell’arbitro.


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