Sanchez, il Barça e quel pericoloso déjà-vu
In questo momento ammetto di essere preoccupato, pur se fiducioso. Leggo sui giornali e in rete che il Barcellona abbia ormai messo le mani su Sanchez, anche se tra il dire e il fare c’è di mezzo un mare infinito. Francamente, speravo che l’intesa trovata a gennaio tra Inter e Udinese fosse un gancio più che saldo in vista di questa sessione di mercato, per definire un’operazione che ritengo essenziale. Leonardo ha bisogno di un giocatore come Sanchez, che offre freschezza, entusiasmo, personalità e duttilità. Invece, a quanto pare, il fascino del club campione d’Europa, che non sembrerebbe aver bisogno di Sanchez, sta prevalendo. Voci di mercato? Possibile, ma il viaggio di Gino Pozzo, seguito dall’agente del cileno Felicevich, invita il tifoso nerazzurro a preoccuparsi. Non è un timore nato per caso, si tratta di un vero e proprio déjà-vu.
Chi ha dimenticato quanto accaduto l’estate scorsa, quando dopo settimane di voci e di discussioni, Javier Mascherano (che si era persino esposto pubblicamente in favore dell’Inter) cambio direzione all’ultimo momento, dalla tratta Liverpool-Milano a quella Liverpool-Barcellona. E oggi, alla luce delle grandi prestazioni dell’argentino (chi non ne ha apprezzato il lavoro svolto anche in finale contro il Manchester, da centrale difensivo), resta il rammarico per aver cercato, fino all’ultimo, di ottenere uno sconto rispetto ai 22 milioni chiesti dai Reds, ritenendoli eccessivi per il valore attribuito al centrocampista della Selecciòn. Evidentemente in Catalogna il prezzo è stato giudicato giusto, se è vero che è bastato un blitz di un paio di giorni per definire l’operazione e trasferire in blaugrana Mascherano. Alzi la mano chi, durante la stagione appena conclusa, non si è rammaricato per il mancato arrivo di questo campione, che avrà anche poco fascino alla voce talento, ma ha qualità non comuni, sfoderate in Spagna ai massimi livelli. Lui, di certo, non ha rimpianti: grazie al tira e molla dell’Inter con il Liverpool, si è ritrovato a guidare la difesa della squadra che ha vinto la Champions e probabilmente continuerà a dominare in Europa per gli anni a venire. E noi tifosi abbiamo dovuto ingoiare un rospo amarissimo, vedendo i nostri centrocampisti cadere, uno dopo l’altro, vittime di infortuni di varia natura, soprattutto muscolare. Al danno, insomma, si è unita la beffa.
Ecco, oggi sembra che si stia ripetendo la stessa situazione, stavolta con El Niño Maravilla. Dopo mesi di parole, di buone intenzioni e di tentativi di ottenere sconti, all’improvviso spunta un portafoglio blaugrana desideroso di accontentare, senza troppe riflessioni, le richieste dei Pozzo. Un autentico blitz, anche in questo caso, per soffiare da sotto il naso degli uomini di mercato nerazzurri un frutto coltivato da tempo, ma mai raccolto dall’albero friulano. E la mano spagnola non sta mostrando esitazioni a riguardo. Il mercato è ancora lungo e non voglio credere che il Barça definisca l’acquisto di Sanchez nelle prossime ore. Mi aspetto piuttosto che l’Inter torni alla carica con l’Udinese per una controfferta concreta che faccia propendere nuovamente l’ago della bilancia verso Milano, allontanandolo da Barcellona. Ho fiducia nella dirigenza nerazzurra e sono certo che imparerà dagli errori della scorsa estate e rinforzerà la rosa a disposizione di Leonardo. Ma occhio ai precedenti: il caso Mascherano insegna che mercanteggiare è utile, ma a volte controproducente...