Senza vergogna
Senza vergogna. Devo ammetterlo, il Giovin Signore le sta davvero tentando tutte pur di continuare a fare brutte figure. Evidentemente gode nel vedersi sbattere le porte in faccia e nel coprirsi di ridicolo combattendo contro i mulini al vento sotto gli sguardi di chi è ancora strettamente aggrappato alla realtà. La richiesta di un risarcimento presentata al Tar del Lazio contro Figc e Inter è fuori da ogni possibile logica, al di là del fastidioso tempismo nel presentarla proprio nel giorno della consegna del Premio dedicato a Giacinto Facchetti (la Juventus si è giustificata sostenendo che era l'ultima data disponibile, ma pensarci 24 ore prima no?). Una logica che viene puntualmente presa a calci nonostante le sentenze provenienti da Napoli abbiano certificato la colpevolezza della dirigenza bianconera, con punizione esemplare nei confronti di Luciano Moggi, principale referente della gestione di allora.
I 443 milioni, 725 mila e 200 euro chiesti dal club bianconero per danni di immagine e patrimoniali stonano non poco con quanto stabilito dal Tribunale di Napoli. La domanda sorge spontanea: in base a quale artifizio mentale si può pretendere un risarcimento di cotanta portata (ma anche un solo centesimo sarebbe stato fuori luogo) per aver goduto per anni di un'associazione a delinquere finalizzata a garantire alla propria immagine trionfi anche internazionali e alle proprie finanze introiti altrimenti non certi? Un paradosso, non so come altro definire questa ennesima vicenda, che personalmente etichetto come 'buffonata' in perfetto stile Juventus, non quello tanto decantato dai 'veri' Agnelli (altri tempi...), ma la nuova filosofia dell'attacco gratuito e privo di fondamenta, della faccia tosta e dell'autolesionismo imbarazzante.
Speravo che le condanne del processo Calciopoli e la risposta negativa da parte dell'Uefa (sensata e prevedibile, ovviamente) avrebbero alleviato la ferocia di Agnelli e del suo gruppetto di legali, invece ho verificato che al peggio non esiste limite. Prima un comunicato stampa in cui la società di Torino prende le distanze dai suoi ex dipendenti condannati, poi questa richiesta choc di risarcimento contro la Federcalcio e l'Inter. Forse il Giovin Signore ignora il concetto di responsabilità oggettiva, lo stesso che, per esempio, costringe l'Atalanta alla penalizzazione in campionato per colpa di un suo tesserato. A commettere illeciti sono stati dipendenti della Juventus, e la società ne ha ampiamente beneficiato. E ora, sentenza alla mano, improvvisamente prende le distanze da questi stessi dipendenti?
Strano, visto che prima 'cavalcava' la crociata difensiva di Moggi (un arrampicarsi sugli specchi, piuttosto), che puntava sul 'tutti colpevoli, nessuno colpevole'. Ragionamento abominevole, così come lo è l'opportunistico volta gabbana del club juventino e la decisione di presentare un simile ricorso al Tar del Lazio. Non fossi un interista, riderei dalla mattina alla sera pensando alle intuizioni partorite dai legali di Agnellino, che proprio non riesce ad accettare la realtà dei fatti. Invece provo disgusto. Se accettasse un consiglio, gli proporrei di mantenere la sua richiesta di risarcimento su quelle cifre, ma di presentarla alla sua ex dirigenza, che con la smania di potere, il delirio di onnipotenza e una presunzione oltre i limiti l'ha spedita direttamente in Serie B. Ma un cambio di rotta del genere sarebbe troppo logico per una vicenda tanto ridicola.
P.S. - Anche il Tnas, ieri, ha risposto picche alle pretese bianconere. Il Giovin Signore sará entusiasta per l'ennesima porta in faccia ricevuta...