Spigolature nerazzurre (in attesa del derby)
Nella lunga pausa del campionato prima di un derby meneghino con un carico di attese senza precedenti, non c'è stata Ital-Inter capace di riempire questo vuoto temporale. E' un'opinione del tutto personale, beninteso, con un interesse per le varie rappresentative nazionali circoscritto dunque alla mera salvaguardia dell'integrità fisica dei giocatori nerazzurri convocati. Un motivo sufficiente per (cercare di) riempire allora il suddetto vuoto con una serie di spigolature interiste o comunque a sfondo derbystico:
1) "ORGIA ROSSONERA". Circa una settimana fa, a leggere i resoconti infoiati sul Milan di certi operatori mediatici c'era davvero da non crederci. Ci si domandava pertanto se la pausa per le nazionali avrebbe contribuito almeno a raffreddare le bollenti pulsioni che stavano agitando certe redazioni sportive - una in particolare - fino a sembrare piuttosto il dietro le quinte di un film ad alto contenuto erotico. Sì, insomma: ci siamo capiti! Infatti, solo a mettere insieme i titoli sui rossoneri prodotti dalla rosea nella sua versione online - in particolare tra il ed 3 ed il 4 settembre - se ne ricavava un eccitato quadro adulatorio con scarsi o immemori precedenti. Compendio dal quale si evinceva che certi trombettieri di corte si erano permessi di fare letteralmente strame di un riscontro statistico che avrebbe dovuto consigliare, invece, maggior cautela nelle recensioni: quasi il 40% della produzione offensiva dei rossoneri (3 reti su 8) finalizzato "solo" grazie ad altrettanti rigori decretati, tra l'altro, sempre e soltanto dopo il ricorso al VAR. Si era iniziato domenica 3 trattando Pioli alla stregua di cotanto Guardiola, stante "i segreti e le invenzioni tattiche del nuovo Milan". Per continuare il giorno appresso con tutta una serie di altre sbrodolature rossonere: dall'esaltazione della "rovesciata da sogno" di Leao per un "gol pazzesco" contro la Roma agli occhi lucidi per la "finezza di Reijnders che spazza il pallone di tacco" (dalla propria difesa, nda). E del "tocco magico" con cui Pioli avrebbe "rivitalizzato" prima i vari "Krunic, Tonali, Bennacer ed ora Loftus-Cheek", nonché del Diavolo che avrebbe "fatto centro con un mercato che va da Pulisic a Reijnders" non si vuol proprio dir niente? Fortuna che nella stessa giornata era poi arrivata una sorta di doccia scozzese con il pronunciamento di Mastro Capello che, "per la seconda stella", avrebbe scommesso sul'"Inter, soprattutto per la panchina dove ci sono giocatori di qualità, (...) quello che manca al Milan". AMEN.
2) BEATA SAPIENZA... A quelli della rosea non gliela si fa. Argomentando, ad inizio settimana scorsa (5/9), della trasferta di Lautaro con l'albiceleste a La Paz, capitale boliviana, avevano evidenziato che la partita si sarebbe giocata a circa 3.600 metri sopra il livello del mare. Pertanto, "In una condizione climatica particolare (scarso ossigeno, maggior fatica) che solitamente penalizza gli ospiti e costringe i giocatori ad un dispiego di energie nettamente maggiore". E noi lettori, poveri allocchi, che credevamo ancora che "andare in montagna servisse proprio per ossigenarsi". Se non fosse stato per la suddetta redazione - che, con tutta evidenza, dimostrava di aver fatto i compiti per casa - non ci si troverebbe ora nelle condizioni di derubricare finalmente a mero luogo comune una (presunta) verità scientifica... Anzi, si potrebbe avere pure di che consolarsi. Essendosi poi documentati in proprio ed avendo quindi appreso che, ad esempio, a 5.800 metri di quota c'è appena la metà dell'ossigeno contenuto nell'aria al livello del mare, sapere di Lautaro in campo "solo" a 3.600 metri - anche se per pochi minuti - avrà fatto tirare un (rarefatto) sospiro di sollievo a tutti gli interisti...
3) LE CHIAMEREBBERO SCATOLE CINESI! Sempre la rosea protagonista, nella fattispecie in maniera neutra, quindi credibile. In quella dello scorso 6 settembre si ribadiva che "la costruzione del nuovo impianto nerazzurro avverrà nell'area di Rozzano, a meno di un chilometro dal Forum di Assago". Fornendo poi i dettagli su chi saranno le società coinvolte nel progetto: "L'area in questione, di un milione di metri quadri, è quella chiamata "Nuova Milanofiori" che è DI PROPRIETÀ della Brioschi Sviluppo Immobiliare, CONTROLLATA da Bastogi tramite la PARTECIPATA Infrafin". La struttura descritta sarà sperabilmente quanto di più lecito e specchiato possa esistere. Certo che se si potesse interloquire con la categoria dei giornalisti che si occupano di finanza internazionale, si consiglierebbe loro maggior pudore nell'utilizzo sistematico della metafora delle "scatole cinesi" per associarle - secondo specifica definizione - a "la struttura di talune grandi aziende internazionali che, per occultare illecitamente capitali, ricorrono ad una serie di società finanziarie collegate". Così, magari, scoprire dopo che tutto il mondo potrebbe essere paese arrecherebbe forse meno fastidio...
4) SI FA PRESTO A DIRE CORSI E RICORSI STORICI! Occorre andarci piano col rievocare a casaccio i ricorsi storici sul derby, perché anche nella fattispecie si può giocare una specie di stracittadina: ossia quella tra i precedenti fausti ed altri di segno avverso. Per dire di questi ultimi, giusto l'altro ieri (11/9) un editorialista della concorrenza ricordava come i nerazzurri, nella scorsa stagione, avessero perso entrambe le gare giocate dopo le uniche 2 soste per la Nazionale. Per fortuna non ha voluto infierire omettendo - similmente a quanto è programmato nel prossimo fine settimana nerazzurro - che quelle 2 sconfitte capitarono a domicilio, con gare giocate di sabato e con inizio delle stesse alle ore 18. Fra le varie discrepanze che sussistono, però - tali da inficiare la validità del ricorso storico - ci sarebbe la data di calendario che, anziché essere il 1° del mese come all'epoca (8a giornata giocata il 1° ottobre 2022 e 28.mo turno il 1° aprile 2023), stavolta risulta, per fortuna, il 16 settembre. Fiuuu! È sempre questione di saper scegliere... Se, ad esempio, tra le stagioni pregresse simili a questa come partenza (con 3 vittorie su 3 e con la porta ancora inviolata) certi ricorsi rimandano subito all'ultimo precedente della stagione 1966-67 - con 2 città diventate, però, fatali ai nerazzurri per averci perso, a Lisbona, una finale di Coppa dei Campioni ed appena una settimana dopo, a Mantova, un campionato - allora è meglio rievocare la stagione 2006-07: per altri ricorsi stavolta trionfali. Allorquando Roberto Mancini era stato l'ultimo allenatore a cominciare il terzo anno sulla panchina dei nerazzurri. Ma neppure il tecnico jesino, al pari ora di Simone, era riuscito ad arrivare allo scudetto nei 2 campionati precedenti, salvo rifarsi - ed alla grande - al terzo tentativo. Resterebbe solo da toccare ferro...
5) DA "LA CIECA DI SORRENTO" AL GUERCIO DI FUSIGNANO? Per quanto "La cieca di Sorrento" sia solo la protagonista di un romanzo molto in voga nell'Ottocento, quel titolo è assurto nel frattempo a motto popolare, specie nel Meridione. Non solo. Si ritiene inoltre - da qualche decennio a questa parte - che abbia assunto financo sembianze umane maschili nella figura di un ex Ct della Nazionale, di origini ravennati, nonché ex allenatore rossonero. Non può essere allora un caso se "per indicare una persona che guarda senza vedere, osserva senza notare, perché distratta, si usi appunto definirla “la cieca di Sorrento”" (cit.) oppure, in aggiunta pallonara contemporanea, "l'ipovedente di Fusignano". Per il quale - abituato a riportare nei suoi commenti la visione distorta delle gare dei nerazzurri - le "giustificazioni" potrebbero essere soltanto due: o il soggetto riesce a vedere da un occhio solo (guercio), oppure guarda le partite per interposta persona... A sua volta ipovedente?
6) PAÑOLADA ROSSONERA PREVENTIVA... L'avvio di stagione a dir poco scoppiettante di Denzel Dumfries - avendo finora collezionato in 5 gare, tra Serie A e nazionale, 1 gol, 5 assist e procurato 1 rigore - ha fatto schizzare il suo valore di mercato, con il titolo andato idealmente "a ruba"... Locuzione avverbiale che, non a caso - nella versione "tuttaunaparola" (Aruba) - corrisponde giusto all'isola caraibica delle Antille olandesi che ha dato i natali a Denzel. E se su di lui gli ex nazionali oranje Vanenburg e Van der Vaart hanno argomentato in termini di attuale "miglior giocatore olandese" - dopo che l'editorialista della rosea Garlando si era espresso in modo omologo nei confronti del nostrano Barella - non si fa fatica a pensare che la Curva Sud Milano possa risultare eventualmente combattuta. Non certo perché forse già rassegnata per l'esito del derby, quanto per la consapevolezza di poter opporre ai rivali - depennato Mbappé - soltanto il migliore giocatore francese: pescando a caso uno tra Maignan, T. Hernandez e Giroud (se sano), visto il temporaneo limitato "lignaggio" dei nerazzurri Thuram e Pavard... Sarebbe dunque clamoroso se la Curva dei dirimpettai - facendo sfoggio di meritoria autoironia - anziché produrre la solita coreografia da derby, si abbandonasse ad una preventiva ed ispanica pañolada. Metti che nel frattempo altri addetti ai lavori potessero usare gli stessi toni encomiastici anche su altri giocatori nerazzurri: tipo per l'mvp armeno (Mkhitaryan), per quello argentino (Lautaro), per quello turco (Calhanoglu), per quello austriaco (Arnautovic), per quell'altro ancora cileno (Sanchez) e via "forestierando"... Il tutto in barba alla scaramanzia di prammatica.
Orlando Pan