Toglietemi tutto, ma non il mio Wes
In questi giorni uno dei punti interrogativi del mercato nerazzurro è il futuro di Wesley Sneijder. L'olandese, ai box da 2 mesi a causa di un fastidioso problema muscolare, ha da poco iniziato a lavorare con la squadra per essere disponibile in occasione del derby del 15 gennaio, ma stando alle voci di mercato che si susseguono in questi giorni il suo destino sarebbe lontano dall'Inter. È lui, infatti, la chiave del rafforzamento della squadra di Ranieri, di primo piano in caso di cessione, di basso profilo senza gli introiti di un suo addio. In particolare, si vocifera che un possibile arrivo di Tevez, con conseguente (gaudioso) sgarbo al Milan, passa proprio dalla cessione di Sneijder, da cui la società ricaverebbe i fondi necessari per presentare un'offerta concreta al Manchester City.
Beh, a prescindere dalla veridicità o meno della notizia, consapevole che nel mercato tutto è possibile, mi oppongo apertamente a questa staffetta. Nulla contro l'arrivo dell'Apache, ci mancherebbe, un grande attaccante che darebbe un valore aggiunto al reparto offensivo nerazzurro. Ma se questa operazione dipende dall'addio di Wesley, ne faccio volentieri a meno. L'olandese, infatti, secondo me è un elemento imprescindibile per la rinascita dell'Inter, non a caso la sua assenza ha pesato tantissimo in termini di punti. E quando ha giocato, lo ha fatto in condizioni precarie, con conseguenze nefaste. Lo so, in molti ormai si dicono convinti che Sneijder abbia la testa altrove, ma mi sento di smentire questa voce. Il ragazzo ha solo voglia di tornare a giocare, a Milano sta bene e non ha minimamente in agenda una partenza all'estero, in particolare in Inghilterra. Non nell'immediato.
Certo, se Moratti gli dicesse che il club ha bisogno di venderlo, non opporrebbe resistenze così come accaduto a Madrid alla vigilia del suo trasferimento in Italia. Ma se nessuno gli imporrà un addio, l'oranjie rimarrà volentieri al servizio dell'Inter. Perciò, leggere in giro che a 25-30 milioni la società nerazzurra è disposta a venderlo per poter acquistare un Tevez o un Lucas (occhio, il brasiliano prima di giugno non si muoverà dal San Paolo), mi cadono le braccia. Innanzitutto, perché a mio parere il suo valore è nettamente superiore. In secondo luogo, perché nel ruolo di trequartista Sneijder è ancora un numero uno e non credo che Ranieri voglia insistere sul 4-4-2 ancora a lungo (anzi, lo aspetta a braccia aperte, rispetto a Gasperini che attendeva una sua cessione). Infine, perché a 27 anni, pur con qualche problema fisico alle spalle, l'olandese ha ancora tanto da dare e se in condizioni ideali fa la differenza a occhi chiusi. Non lo dico io, basta fare un salto a qualche mese fa per rendercene conto (tra l'altro, è settimo regista al mondo nel 2011 secondo l'IFFHS, e giocando poco: mica pizza e fichi).
Peccato che dopo il Triplete solo di rado si sia visto il vero Sneijder, in particolare sotto la gestione Leonardo. Per queste ragioni, dico no a una cessione di Wesley e auspico un suo rientro in squadra al 100%, per continuare la risalita. La vera Inter si vedrà solo quando tornerà il vero Sneijder. Dobbiamo solo avere ancora un pizzico di pazienza e resistere alla tentazione di rinunciare a questo patrimonio nerazzurro. Di sacrifici finora ne abbiamo compiuti troppi, è il caso di valorizzare chi già veste questa maglia evitando di scommettere su nomi esotici o affascinanti, ma senza alcuna garanzia di successo. Dunque, meglio un Wesley oggi che un Tevez (o un Lucas) domani.