Tra il rimpianto e la follia
"Le uniche cose che non si rimpiangono sono le proprie follie". La firma è di Oscar Wilde. Il tarlo è di Massimo Moratti. Un tarlo chiamato Lucas Rodrigues Moura da Silva, per tutti Lucas. Uno scricciolo brasiliano che ha conquistato il San Paolo prima e la Seleçao poi, a piccoli passi. Qualcuno dimentica che ha solo 19 anni, ne compirà venti tra 12 giorni. Un compleanno in mezzo a un tornado sul suo futuro. Per Lucas sarà tempo di scegliere, perché lo vogliono veramente in tante. E perché la sua parola è decisiva per facilitare la partenza. Altrimenti, il San Paolo continuerà a fare resistenza.
Rimpianto e follie, dicevamo. Il presidente Moratti è un romantico, quando si innamora di un giocatore fa di tutto per prenderlo. Fino a qualche anno fa lo prendeva direttamente. Ma i tempi sono cambiati, è giusto riflettere e valutare. Eppure, di questo Lucas si sono innamorati proprio tutti. Stramaccioni è volato in New Jersey per lui, Branca e Ausilio hanno iniziato a tessere la tela da un anno e persino Moratti - che raramente si espone - ha confessato il suo apprezzamento per il talento paulista. Per prenderlo, serve se non una follia comunque uno sforzo economicamente consistente e importante. Almeno 30 milioni di euro, da dilazionare e studiare in un'offerta che comprenderebbe anche le commissioni all'agente Ribeiro e tanti cavilli burocratici. In quest'ottica, le tante cessioni.
Da mesi ormai il ritornello che vi ripetiamo è sempre lo stesso: le alternative sono segnate sul taccuino (Gomez, Ramirez e così via...), ma finché c'è la minima speranza, l'Inter prova a prendere Lucas. E i fatti confermano la tesi: prima Ausilio era volato in Brasile parlando con l'agente Ribeiro e con il papà del ragazzo; ora che entrambi sono a Londra per seguire Lucas alle Olimpiadi, sarà Branca a volare dal San Paolo per parlare proprio con la società paulista. Per cercare di capire quanto c'è di vero dietro al 'ritiro' dello United, all'interesse del City e al Real sullo sfondo. E per capire i margini dell'offerta. Perché l'Inter vuole provarci, che sia considerata una follia o meno. Ma soprattutto, per non avere un rimpianto. Perché Moratti e tutta l'Inter vedono in questo ragazzo un qualcosa di speciale, dal sapore simile (ma ovviamente imparagonabile) a Ronaldo. Uno di quelli che ti fanno mangiare le mani se non li prendi. Nel mercato di oggi, o ci arrivi adesso o non ci arrivi più. Una follia per evitare un rimpianto. Da Wilde a Moratti. L'Inter ci prova, questo è poco ma sicuro. Perché le uniche cose che non si rimpiangono, sono le proprie follie...