Vi siete dimenticati...
"L'uomo dimentica. [...] La dimenticanza non è opera del tempo; è opera nostra, che vogliamo dimenticare e dimentichiamo". Lo scriveva Benedetto Croce nel 1922, eppure quasi 90 anni dopo quella volontà di dimenticare torna d'attualità. Il riferimento non è chiaro, ma sveliamolo: gli orrori arbitrali di Gianluca Rocchi in Inter-Napoli hanno evocato una reazione rumorosa sotto l'ombra del Vesuvio, con tante accuse all'Inter e agli interisti denominati piangina quando veniamo puntualmente sfavoriti dall'inizio della stagione - dal gol dell'1-1 di Ibrahimovic a Pechino, tanto per chiarirci - e non abbiamo mai mosso un'accusa concreta verso la sezione arbitrale. Almeno, così è stato fino alla notte di sabato, quando nel bicchiere stracolmo di errori è stata versata la fatidica goccia che ha fatto sbroccare tutti, dall'ultimo tifoso presente in Curva Nord fino al presidente Massimo Moratti. Eppure, il riferimento alla dimenticanza è nascosto meglio: dalle nostre parti, ce la siamo presa con Walter Mazzarri che, nonostante la sua bravura da tecnico, non riesce ad ammettere la realtà dei fatti.
Insomma, dopo un arbitraggio come quello di sabato, una qualsiasi persona dotata di vista prima e buon senso poi avrebbe ammesso di esser stato palesemente favorito. Eppure, il buon Mazzarri ha detto di "mezzo episodio", di "errore veniale" (perché il singolare?) e di "cose che capitano". E' sembrato incredibile sentire tali parole da chi, per l'intero anno scorso, si è lamentato su ogni singolo errore a suo sfavore, tanto che De Laurentiis si fece sentire con i piani alti del 'Palazzo'. E adesso, vantandosi di non aver protestato per due rigori negati in Napoli-Fiorentina, il signor Mazzarri crede che abbiamo rimosso i suoi pianti? Perché piuttosto non ammette i chiarissimi episodi a sfavore dell'Inter contro la sua squadra che - lo ripetiamo - non ha rubato assolutamente nulla, ma ha approfittato al meglio di una direzione di gara disastrosa? Domande a cui non vi sarà risposta.
Eppure, direte voi, di chi si sono dimenticati? Chi ci chiama piangina o ci accusa di non ammettere noi errori come in passato, forse ha dimenticato - o ha voluto dimenticare, ecco il punto! - chi ha vestito i panni dell'allenatore dell'Inter fino a un anno e mezzo fa. Barba spesso incolta, capelli brizzolati, sguardo felino, carattere tosto, una valanga di trofei (non di Coppe della Toscana, intendiamoci...) in bacheca. José Mourinho, che qualcuno ci rivendica come a dire 'perché attaccate Mazzarri se anche Mourinho faceva così e attaccava gli arbitri?', non era affatto questo tipo di persona. Ecco di cosa vi siete dimenticati: non solo dei suoi attacchi, ma anche delle sue verità. Quando vincemmo a Siena con gol clamorosamente irregolare di Maicon, José si catapultò in sala stampa e urlò al mondo che la sua Inter aveva preso due punti in più in maniera immeritata perché favorita da un errore grossolano. Una roba non da tutti, visto quanto fu pesante quella vittoria.
Eppure Mourinho sapeva ammettere la realtà quando essa era lampante, così come sapeva 'bastonare' chi sfavoriva palesemente la sua squadra (guardacaso, nella black list c'era anche un certo Rocchi da Firenze...) quando era il momento. E invece, sentire Mazzarri dire: "Siamo stati favoriti da errori arbitrali questa sera" è più complesso che riuscire a far pronunciare l'alfabeto greco a un neonato tedesco. Effettivamente, chi ci definisce piangina avrà voluto dimenticare Mourinho perché in Italia ha fatto rodere il fegato a molti. Il motivo lo trovate nel suo palmarès e nella bacheca dell'Inter. Noi non piangiamo, noi abbiamo detto la verità come faceva Mourinho, anche ammettendo i favoritismi quando è il momento e non rifugiandoci magari dietro a un "perché è l'Inter, se ne parla di più". Tutti i meriti di questo mondo al Napoli, con lo stesso Mazzarri che ha saputo gestire benissimo il vantaggio offerto da Rocchi consentendo alla sua squadra di mandare ko l'Inter con grande serenità, ma forse è ora di fare il passo decisivo anche fuori dal campo. E di imitare José Mourinho non solo quando si cita il 'rumore dei nemici' in conferenza, ma anche quando si è favoriti dall'arbitro. In fondo, non c'è nulla di male. Caro Walter, cari amici napoletani che ci denominate piangina, noi siamo in attesa...