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Luca Bidogia, un talento tutto made in Veneto

di Christian Liotta

Di talenti nascosti in giro per l’Italia, tra i campi meno nobili delle serie inferiori, ce ne sono eccome; ad esempio, c’è un attaccante di quasi 19 anni che proviene dal sottobosco della Serie D, ma ha già fatto parlare parecchio di sé tra gli addetti ai lavori, al punto che diverse società anche di Serie B si sono messe sulle sue tracce in questo mercato estivo.  Si chiama Luca Bidogia, e all’interno dell’annata trionfale del Treviso, che quest’anno torna nel calcio professionistico dopo il crac del 2009, è riuscito a guadagnarsi una sua vetrina importante, al punto da meritarsi due chiamate per la Nazionale di categoria e anche la convocazione nella rappresentativa di Serie D che ha disputato il Torneo di Viareggio, tra l’altro inserita nello stesso girone dell’Inter vincitrice della manifestazione, senza però mai scendere in campo.  Rimane comunque una grande soddisfazione per il giocatore che l’anno scorso era il ‘baby’ della rosa biancoceleste.

Nato a San Donà di Piave, Luca è cresciuto col mito di Marco Van Basten, sua fonte di ispirazione in campo. Alto quasi 190 centimetri, fisicamente ben strutturato, Bidogia gioca principalmente come prima punta, ma può anche agire da secondo attaccante. Pur avendo piedi raffinati, Luca è particolarmente abile nel gioco di testa, sia quando si tratta di concludere sia quando ci sono delle sponde da offrire ai propri compagni, caratteristica questa sviluppata su precise richieste del tecnico Zanin, come ha rivelato qualche tempo fa in un’intervista per il sito ufficiale del club veneto. Da piccolo avrebbe potuto anche trasferirsi all’Atalanta, in virtù della collaborazione col club della sua città, ma alla fine ha sviluppato tutta la sua carriera agonistica nella propria terra, tra San Donà e Musile di Piave, prima del passaggio in riva al Sile.

Bidogia è un attaccante che piace, come detto già diversi club sono pronti a gettarsi su di lui, ma lui vive questo momento senza assilli: il suo traguardo, per il momento, è quello di ritagliarsi sempre più spazio nel Treviso anche in questa stagione, anche al cospetto di compagni più esperti.
 


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