Marco Verratti: ok, il momento è giusto
Indubbiamente, quello di Marco Verratti non è un nome nuovo. Anzi, proprio in questi giorni il talento di Manoppello è prepotentemente tornato sulla cresta dell’onda in ottica mercato, con tutte le big della Serie A già pronte a scatenarsi per aggiudicarselo. Il ragazzo ha saputo confermare negli ultimi anni le sue doti, e dopo essere riuscito ad approdare in Serie B, nonostante una stagione tormentata dagli infortuni, è diventato uno dei protagonisti della splendida stagione del Pescara di Eusebio Di Francesco che sta cullando il sogno di raggiungere i playoff. Naturale, quindi, che le attenzioni su di lui siano aumentate, e che a lui faccia piacere questo interesse delle big del nostro calcio, anche se lui stesso sogna di poter arrivare in Serie A proprio con la maglia del club della sua città.
In questa stagione, però, la crescita di Verratti ha assunto un aspetto se vogliamo ancora più importante dal punto di vista tattico, una modifica del suo gioco che potrebbe davvero rappresentare un punto di svolta importante della sua carriera: merito dello stesso tecnico abruzzese Di Francesco, che a un certo punto della stagione lo ha arretrato di posizione, sganciandolo dal ruolo di trequartista per piazzarlo come centrocampista puro. Una soluzione che il ‘Gufetto’, così come gli piace essere soprannominato, ha affermato esplicitamente di gradire in modo particolare, perché gli consente di toccare un maggiore numero di palloni e di essere più nel vivo del gioco rispetto a quando si ritrova a dover agire tra le linee.
Un ritorno alle origini, per Verratti, che da centrocampista giocava già nelle giovanili biancoazzurre, che può rappresentare senza dubbio una carta in più per lui, perché fa di lui un jolly prezioso per la linea mediana, che sa sopperire alla struttura fisica non esattamente possente con il suo stile e la grande intelligenza tattica, dote spiccata specie se consideriamo l’età del ragazzo. La valutazione è intorno ai due milioni per la metà, agente Di Campli dixit, tutte le grandi lo desiderano (due anni fa si parlò addirittura del suo acquisto da parte del Milan, eventualità poi smentita), ma sul futuro è stato chiaro: Marco in una grande vuole andare per giocarci e non per fungere da pedina di scambio. Chi se la sente di puntare su di lui, faccia il suo gioco.