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Ryo Miyaichi, lo Shinkansen di Rotterdam

di Christian Liotta

Luc Castaignos, il tanto atteso attaccante che a giugno arriverà all’Inter, non è l’unico giovane talento messo in questa stagione in vetrina dal Feyenoord guidato dall’ex Pisa Mario Been. All’interno della formazione di Rotterdam ci sono anche altri giocatori destinati a far parlare di sé in un futuro nemmeno troppo lontano; basti pensare a gente come Fer o Wijnaldum, già sui taccuini di diversi top club. Ma chi ha saputo impressionare di più, fra i tanti, è stato un 18enne ambidestro rapidissimo e dalla tecnica eccezionale, proveniente da quella che ormai sta diventando una vera e propria fucina di talenti come l’Inter ha piacevolmente scoperto, il Giappone.

Il soggetto in questione è Ryo Miyaichi, attaccante esterno nato a Okazaki il 14 dicembre del 1992, divenuto rapidamente un idolo per i tifosi del Feyenoord al punto tale che dopo un match contro l’Heracles Almelo dove ha saputo produrre un gol e un assist hanno coniato per lui il soprannome ‘Ryodinho’. Miyaichi, cresciuto nella Chukyodai Chuyko High School, comincia a farsi apprezzare dagli scout europei nel corso dell'All Japan High School Soccer, il torneo annuale dedicato agli studenti delle scuole superiori che rappresenta la miglior vetrina del calcio giovanile giapponese, che nelle scuole vede il principale vettore di crescita sportiva. Il primo provino in Europa è col Colonia, ma non è proprio positivo: i tedeschi non sono convinti e lo accantonano. Anche l’Ajax gli dirà di no poco dopo: troppo leggero, a loro dire.

Chi invece rimane folgorato dalle qualità del ragazzo è Arsene Wenger, che decide di puntare su di lui per il suo Arsenal prelevandolo lo scorso gennaio. Purtroppo, il suo trasferimento è bloccato dalle norme sulla tesserabilità dei giocatori extracomunitari che non consentono di giocare in Premier a chi non ha il 75% di presenze con la propria Nazionale negli ultimi due anni. Allora, si opta per la cessione in prestito al Feyenoord, dove impiega davvero pochissimo tempo per farsi amare: debutta il 5 febbraio contro il Vitesse di Caldirola e segna il suo primo gol pochi giorni dopo proprio all’Heracles.

Ryo Miyaichi è considerato il più grande talento tra le giovanili del Giappone. Riesce a correre i 100 metri in nemmeno 11 secondi, ma possiede anche un dribbling molto stretto ed efficace e può calciare con entrambi i piedi. Il ragazzo punta giustamente in alto, contando di ritagliarsi presto un posto tra coloro che son partiti dal Sol Levante e hanno ormai conquistato le platee europee, gente come Nagatomo, Kagawa, Honda. I mezzi per riuscirci ci sono tutti, del resto.
 


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