Salomon Rondon, ecco l'ariete Vinotinto
Tra le grandi rivelazioni di questa incredibile edizione della Copa America, che ha visto la caduta fragorosa di Argentina e Brasile, c'è sicuramente da annoverare il Venezuela. La formazione di Cesar Farias, infatti, ha saputo sovvertire i pronostici superando ai quarti il più quotato Cile e vedendo svanire, forse immeritatamente, il sogno di accedere alla finale solo dopo la lotteria dei calci di rigore contro il Paraguay, con annessa violenta rissa finale. Tra i giocatori dei vinotinto che hanno regalato degli spunti interessanti, c'è nome in particolare: quello del 22enne attaccante Salomon Rondon. D'accordo, parliamo di un giocatore che in questa edizione della Copa America ha sin qui segnato un solo gol, ma che ha fatto intravedere qualità interessanti, specie nel primo match contro il Brasile, nel quale ha saputo sfidare a testa altissima il tandem difensivo Lucio-Thiago Silva.
La carriera di Rondon si è sviluppata in Spagna, dopo gli inizi nell'Aranga, dove nel 2008 venne scoperto e portato in Europa dal Las Palmas, nella Segunda Division, non senza difficoltà visto che il suo precedente club non intendeva concedere il transfer, cedendo poi di fronte alla decisione della Fifa. Comincia però a far parlare di sé nel corso del Mondiale Under 20 del 2009 in Egitto, quando col suo Venezuela raggiunge il traguardo degli ottavi di finale, segnando ben 4 gol in 3 partite. Poco dopo, arriverà anche il suo primo gol con la formazione delle Canarie, contro il Cadice. Nel 2010 arriva al Malaga, dove si rivela un innesto azzeccatissimo: con la formazione andalusa, infatti, Rondon disputa la sua migliore annata iberica, mettendo a segno 14 gol in 30 partite. E catalizzando l'attenzione di tanti club spagnoli e non solo.
Rondon, tecnicamente, è il classico ariete offensivo, massiccio, pericoloso di testa grazie ai suoi quasi 190 cm, ai quali però unisce un'inusitata rapidità, con la quale sa catalizzare al meglio gli assist dei compagni. Contro il Brasile ha anche saputo sacrificarsi in fase difensiva, cosa che spesso gli è stata rimproverata come mancanza nel suo bagaglio di giocatore. E' anche particolarmente abile nel calamitare a sé più di un difensore, creando varchi per il resto della squadra.