Vlachodimos, la saracinesca greco-tedesca
Nessuno ormai si stupisce più, lo abbiamo visto al Mondiale sudafricano, e la tendenza è destinata ad accentuarsi ulteriormente in futuro. Parliamo della nuova Germania, che negli ultimi anni ha preso decisamente la strada della multi etnicità. Dalla squadra che ha giocato la kermesse sudafricana, composta da molti ‘oriundi’ come Khedira, Ӧzil, Podolski e via dicendo, si passa rapidamente alle selezioni giovanili, dove la componente di tedeschi naturalizzati aumenta ulteriormente. E anche all’interno dei singoli club questa tendenza sta prendendo decisamente piede. Lo Stoccarda ne è una testimonianza: la sua selezione Under 17, infatti, è prettamente composta da giocatori nati oltreconfine o originari di altri Paesi; è da qui ad esempio che è arrivato al Parma l’azzurro Mattia Maggio.
Rientra in questa seconda categoria anche il ‘portierone’ della selezione giovanile del VfB, un classe 1994 dal nome alquanto suggestivo: Odisseas Vlachodimos, 188 centimetri di destrezza e doti tecniche sopraffine, che ha già suscitato l’interesse di alcuni club stranieri, Arsenal su tutti. Nato proprio a Stoccarda, figlio di un greco emigrato in Germania, Odisseas ha una storia familiare-calcistica che per certi versi ricorda quella dei fratelli Boateng, visto che, come Jerome e Kevin-Prince, anche Odisseas e suo fratello Panagiotis, compagno di squadra nello Stoccarda, hanno scelto di difendere i colori di due Nazionali diverse: Germania per lui, Grecia per il fratello minore.
Odisseas compie tutta la trafila delle giovanili della squadra della sua città, fino ad esplodere definitivamente nella stagione 2009-2010, quando l’allenatore dell’Under 17 Kienle gli affida definitivamente la porta della squadra, ottenendone in cambio risultati strepitosi: Vlachodimos è riuscito a restare imbattuto nella maggior parte delle partite disputate da titolare, frustrando spesso e volentieri le iniziative degli attaccanti avversari con numeri capolavoro. Sarà indelebile per lui il ricordo di una vittoria ottenuta contro i pari età del Bayern Monaco in trasferta, successo blindato con una serie di interventi a dir poco prodigiosi.
I numeri regalati da Vlachodimos gli sono valsi, a rigor di logica verrebbe da dire, la convocazione nella Nazionale Under 17, con la quale ha sfidato anche l’Italia. Oltre alle attenzioni, come detto, dell’Arsenal, che qualche mese fa ha provato a convincere il club tedesco a lasciarlo partire offrendo un milione di Euro. La risposta dello Stoccarda è stata secca: “picche”, il ragazzo rimane un patrimonio della società e gli si vuole concedere, in un futuro nemmeno troppo lontano, il debutto in prima squadra. Prontezza di riflessi e colpo di reni felino i suoi punti di forza, se proprio gli va trovato un punto debole non è ancora il massimo nelle uscite basse. Ma avrà tempo per migliorare.