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Alla fine arriva Montoya. L'ex Barça sorprende: propositivo in attacco e presente in difesa. Ma il suo futuro...

di Redazione FcInterNews.it

Mancava solamente Martin Montoya fra i giocatori schierati in campo da Roberto Mancini e ieri sera il mister jesino ha sorpreso tutti schierandolo titolare contro l’Udinese. La fiducia del Mancio è stata ripagata dalla buona prestazione del catalano che si è messo in luce soprattutto in fase offensiva e questo si denota anche dai dati statistici a disposizione.

Cinquantanove i tocchi dell’ex Barcellona, meno solamente di Guarin e Telles, ma con un’elevata propensione offensiva. Il 22,50% dei tocchi avviene nell’ultimo terzo del terreno di gioco, il 37,50% dei palloni giocati avviene dopo la metà campo sulla fascia destra. Questo è proprio quello che chiede Mancini ai propri terzini: tanta presenza nella metà campo avversaria e tanto movimento a liberare l’esterno offensivo. Emblematica in tal senso è l’azione in cui Montoya scarica palla verso il centro e prosegue il movimento fino al dischetto del rigore salvo poi non controllare il passaggio filtrante a lui diretto. 

Questo è quello che Montoya ha imparato in tutte le trafile del Barcellona, ma anche la fase difensiva, quello per cui è stato tacciato di non essere pronto per il campionato italiano, è stata all’altezza delle richieste di Mancini: un tackle messo a segno su due tentati, due palloni spazzati e tre intercettati per dar manforte ai compagni di reparto.

Forse questa prestazione non servirà a lui per proseguire l’esperienza nerazzurra, ma sicuramente ha detto la sua in una delle gare che potrebbe segnare un punto importante della stagione nerazzurra.


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