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Almeyda: "Barella incredibile, Lautaro talento. E sogno un ritorno di Moratti. Il dito di Conte agli juventini? Lui ora è solo Inter"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Un doppio grande ex della sfida tra Inter e Lazio è senza dubbio Matias Almeyda, oggi intervistato dalla Gazzetta dello Sport. 

Se ai suoi tempi le avessero detto che Antonio Conte sarebbe stato insultato dagli juventini e lui avrebbe risposto con un dito medio?
"Non lo avrei mai creduto possibile, ma Conte non è più Juve. Ora è solo Inter, il tecnico migliore in questo momento per farla vincere. Antonio è un allenatore sanguigno, con uno stile efficace. Nessuno può mettersi nella testa di un altro e di certo non posso essere io a giudicarlo per una reazione esagerata".

E invece il mite Lukaku muso contro muso con Ibrahimovic se lo aspettava?
"Ripeto: dentro un campo di calcio, il cuore batte a un ritmo esagerato. Solamente un giocatore che non esprime i propri sentimenti non si troverà mai in una situazione come quella vissuta da Lukaku".

Si rivede un po’ in questo elettrico Barella?
"Non farò paragoni: significherebbe che ancora, nella testa, non ho lasciato il gioco. E invece l’ho fatto, ho cambiato ruolo. Di certo Barella sta crescendo in maniera incredibile e ormai tutti ne parlano".

Che cosa manca al suo connazionale Lautaro per essere davvero un top?
"Se non fosse un talento così puro non sarebbe all’Inter e poi nel sistema di Conte è perfetto. Ha il tempo per completarsi: quando arriveranno le vittorie, avrà una spinta in più".

Come vive a distanza il momento di difficoltà societaria dell’Inter?
"Tutto il mondo ha fatto passi indietro. E il calcio non poteva fare eccezioni. Ma in questa situazione sarebbe bellissimo se tornasse Moratti, un signore d’altri tempi che aveva l’Inter del cuore. È un po’ romantica come cosa, lo so, ma perché non pensarci?".


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