Ausilio duro: "Sciocchezza di Icardi, non so quale sarà l'epilogo. Sul libro dico..."
Piero Ausilio ha parlato ai microfoni di Sky dopo Inter-Caglairi, soffermandosi sul caso Icardi e sulla partita: "Caso Icardi? Oggi sarebbe stato meglio dedicarsi solo alla partita. La prima cosa che faremo sarà capire cosa sta succedendo. Domani saremo insieme alla squadra, come sempre, perchè dobbiamo stargli vicino dal punto di vista sportivo. Per quanto riguarda Icardi, lo incontreremo e capiremo con lui quello che è successo. Abbiamo bisogno di parlare con lui, siamo una società e facciamo tutto insieme. Le dichiarazione di Zanetti non sono estemporanee, non è solo il suo pensiero. E' il pensiero della società. Ci siamo confrontati prima della partita, lo faremo anche domani e prenderemo la decisione migliore. Io pensavo che a 23 anni non si potesse fare un'autobiografia, lo sto scoprendo adesso...Avremmo dovuto leggerla prima? Non ero neanche curioso di leggere il libro, io mi occupo di altro, non tocava a me. Stamattina mi sono interessato e ho letto. Tirare fuori sciocchezze del passato è stato sbagliato, e anche tirarle fuori in modo non veritiero. Al di là di questo rimane il fatto che Icardi ha fatto una sciocchezza. Domani capiremo con lui cosa l'abbia portato a scrivere certe cose. E' una cosa che potrebbe portare a qualunque epilogo. Noi abbiamo il dovere di capire, ma ha creato un clima stranissimo allo stadio che non ha giovato nè a lui nè alla squadra. E il nostro intresse è tutelare la società e la squadra. Faremo la cosa migliore, serve il supporto anche dei tifosi. Un club con una storia come l'Inter ha ottenuto ciò che ha ottenuto grazie al rispetto di tutte le componenti, e le vittorie sono arrivate quando tutti andavano dalla stessa parte. Troveremo la soluzione giusta per il bene dell'Inter. Insieme verremo fuori da questo momento difficile, e se non sarà così sarà per la colpa dell'egoismo di qualcuno che ha prevalso sul collettivo, e non possiamo permetterlo.
De Boer? Sono passate 8 partite di campionato. Oggi siamo partiti bene, siamo stati padroni della loro metà campo. L'errore è stato non monetizzare quanto creato nel primo tempo e nella gestione post-vantaggio. Avremmo dovuto abbassare i ritmi, è venuta fuori un po' di stanchezza. C'erano tanti giocatori che sono stati impegnati con le loro Nazionali. In questo momento non si può ancora vedere l'Inter migliore. Dobbiamo lavorare e dobbiamo farlo in fretta perchè altrimenti scappano via tutti. Contro la Juventus abbiamo trovato intensità e attenzione che sono più difficili da trovare in altre partite. E' una squadra ancora in costruzione: non è un'alibi ma è la logica di una squadra che ha inziato a lavorare col suo allenatore in ritardo. Sarà il tempo che darà ragione. Noi ne abbiamo poco perchè giochiamo ogni 3 giorni, e c'è l'esigenza di portare a casa i risultati. La squadra è di qualità. Cresceremo insieme attraverso un percorso, e questo percorso prevede anche intoppi come il secondo tempo di oggi. La qualificazione in Champions rimane l'obiettivo minimo per la squadra che c'è e per come è stata costruita. Così come la Roma, il Napoli, il Milan, la Lazio".