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Ausilio in conferenza: "Nagatomo può rinnovare, bene Eder. E su Kondogbia..."

di Francesco Fontana
Fonte: Milano - Dall'inviato allo stadio 'Giuseppe Meazza'

Successo di fondamentale importanza per l'Inter di Roberto Mancini, che vince 1-0 contro il Chievo Verona creando comunque non poche occasioni da rete. Un punteggio, quindi, differente rispetto alle vittorie di misura che hanno caratterizzato il girone d'andata. Squalificato il tecnico jesino, nella consueta conferenza stampa post-match si presenta il direttore sportivo Piero Ausilio, con le sue dichiarazioni riprese dall'inviato di FcInterNews.

FcIN - Qual è la situazione di Nagatomo? Può arrivare il rinnovo di contratto?
"Stiamo parlando da un po' di tempo, e dico che c'è la volontà di trovare un'intesa. Ci siamo visti di recente e penso che la volontà in questi casi possa aiutare. Nel momento in cui ci sarà l'occasione arriverà il rinnovo".

L'Inter può giocarsela con le altre grandi?
"Assolutamente sì. Prima non pensavo che altre squadre fossero inferiori a noi, oggi non penso che siano superiori. Ci sono ancora tante partite, e sono convinto che alla fine i risultati ci daranno ragione".

Cosa pensa della prestazione di Eder?
"Ottima come quella di tutti i suoi compagni. Nel primo tempo è stato poco fortunato, ma voglio sottolineare la prestazione generale della squadra. Nel finale non è mancata la preoccupazione, ma sono felice di aver vinto giocando una bella partita".

Possibile che la stessa formazione venga confermata anche domenica? Come giudica il 'peso' di Kondogbia in questa squadra?
"L'importanza di un giocatore consiste in quello che offre alla squadra, non sono sorpreso della sua prova. Ha grandi mezzi e può crescere diventando un grandissimo giocatore. A volte si parla troppo del prezzo del suo cartellino, e questo non è giusto. Per quanto riguarda la prima domanda, dovrebbe rispondere Mancini. Ma è la mentalità a contare, molto più del modulo".

Da cosa riparte questa Inter?
"Non si può pensare di giocare a un certo livello l'intera gara, bisogna saper anche soffrire. Un po' di preoccupazione nel finale c'è stata, ma non per i pericoli creati dal Chievo Verona, bensì per l'ambiente. Ci siamo difesi bene, e fino alla fine abbiamo lottato per questi portare a casa questi tre punti".

Come spiega i pochi gol segnati?
"Se penso alla gara contro al Sassuolo e a quella di oggi mi vengono in mente solo Consigli e Seculin. Ci vorrebbe un po' di cattiveria in più, ma stasera faccio fatica a pensare a qualcosa di diverso che non sia la grande prova del loro portiere".


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