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Bardi a FcIN: "Orgoglioso di essere dell'Inter. Sull'idolo e il mio futuro..."

di Nicolò Schira

Il suo futuro é già scritto negli astri calcistici: Inter e Nazionale. Il dopo Handanovic in nerazzurro e il post Buffon nell'Italia é già stato tracciato e risponde al nome di Francesco Bardi. Il giovane portiere toscano è conscio delle attese e delle responsabilità che andranno a caratterizzare la sua carriera, eppure regge la pressione con tranquillità. Una serenità che lo caratterizza anche a livello caratteriale. Un ragazzo umile e cordiale che, anche in questi giorni di vacanza, continua ad allenarsi. Sempre sul pezzo, come si é soliti ripetere nel mondo del pallone. Anche stamattina era in palestra: FcInterNews.it l'ha "disturbato" durante i suoi allenamenti, ma il classe '92 con estrema disponibilità ha accettato lo stesso di raccontarsi a trecentosessanta gradi ai nostri lettori.

Francesco, nel suo futuro c'è l'Inter: i tifosi credono molto in lei...
"Per me è un onore essere dell'Inter. Sono orgoglioso di essere di proprietà di una società così importante. I nerazzurri sono uno dei club più prestigiosi d'Europa e sono felice di farne parte".

Quest'anno a Livorno è stato sempre titolare, dimostrando di essere uno dei migliori portieri nostrani. Mica male per essere al debutto in Serie A...
"Peccato che la stagione sia finita con la retrocessione. Abbiamo fatto il massimo per cercare di mantenere il Livorno in Serie A. Ci è dispiaciuto molto l'epilogo finale, ma eravamo anche consapevoli di aver fatto l'impossibile per cercare di acciuffare la salvezza".

A livello personale, però, la sua è stata un'annata importante.
"Sono soddisfatto per quanto fatto, ma so come funziona il calcio perciò rimango sempre con i piedi per terra. Non bisogna esaltarsi troppo, quando le cose vanno bene. Viceversa non mi abbatto nel momento in cui capita un periodo stagionale poco positivo".

Una filosofia di vita calcistica inappuntabile.
"Ho imparato a viverla in questa maniera e credo sia la cosa migliore, soprattutto per un ragazzo giovane".

Ha sfidato e neutralizzato tanti grandi attaccanti: i più forti?
"Sicuramente Palacio. Poi dico Balotelli, Tevez e quelli della Roma. Davvero tutti giocatori micidiali".

I dirigenti nerazzurri nei suoi confronti hanno ribadito durante questi mesi il concetto che lei rappresenta il futuro dell'Inter: che ne pensa?
"Voglio dire grazie per la fiducia che mi continuano a manifestare. Sono onorato delle loro parole, me le hanno dette di persona ma le hanno ribadite anche pubblicamente. L'Inter è il mio obiettivo".

Nella prossima stagione potrebbe andare a giocare altrove?
"Con la società c'è un grande rapporto di fiducia. So che l'Inter sceglierà, di concerto con il mio procuratore (Vincenzo Rispoli, ndr), il meglio per il mio futuro e la crescita della mia carriera".

La vedremo in Italia o all'estero?
"L'Inter sa quale possa essere la scelta migliore per me. Sono tranquillo e aperto ad ogni soluzione. Personalmente non mi spaventa nulla...".

Pensa già alla Nazionale?
"Quotidianamente cercò di migliorarmi. Non ti nascondo che la maglia azzurra rappresenta un sogno, che mi piacerebbe coronare in futuro. Adesso penso a un passo per volta".

Intanto si gode l'Under 21...
"Per me é una seconda famiglia. Con l'Under 21 mi sono tolto grandissime soddisfazioni. Quando ci gioco, mi sento a casa"

Lei è il simbolo della nuova generazione dei portieri italiani: a chi si ispirava da bambino?
"Fin da piccolo il mio idolo assoluto è stato Buffon. Lo ritengo il più grande portiere della storia. Ancora oggi è il migliore".

Quest'anno l'ha affrontato in campo: sensazioni?
"È stato qualcosa di speciale. A livello personale lo considero un sogno realizzato".

Lei, nonostante abbia giocato in prestito altrove, è sempre stato seguito con attenzione dai tifosi interisti: come vive questa attesa nei suoi confronti?
"Non ti nego che mi fa piacere. Anzi visto che vi leggo spesso ne approfitto per salutare te e tutta la redazione di FcInterNews.it e tramite voi mandare a tutti i lettori e i tifosi nerazzurri un grande abbraccio".

 


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