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Bastoni: "Arrivare in finale di Europa League è un traguardo. Abbiamo fatto qualcosa di grande"

di Egle Patanè

Questa sera la Nazionale di Roberto Mancini scenderà in campo contro la Bosnia-Erzegovina per la prima gara di Nations League, partita alla quale potrebbe e dovrebbe partecipare anche Alessandro Bastoni, all'esordio in prima squadra. Il difensore nerazzurro, oggi più azzurro che mai, si è cimentato in un'intervista tripla, rilasciata ai canali ufficiali della Figc, in compagnia di Francesco Caputo e Manuel Locatelli, esordienti anche loro.

Cosa hai provato dopo la prima chiamata azzurra?
“L’ho saputo mentre ero in vacanza, ero in barca con la mia ragazza, l’ho praticamente buttata in mare. È stata un’emozione forte, la coronazione di un sogno”.

La prima persona che hai chiamato?
“Mio padre. Perché abbiamo per dieci anni insieme abbiamo fatto avanti e indietro da Cremona a Bergamo per allenarmi ed era lui l’autista quindi è stata una grande emozione per entrambi”.

Quale canzone hai scelto nel rito di presentazione col gruppo?
“Ho scelto 50 special perché pensavo potesse creare entusiasmo nel gruppo. In questi casi l’importante è non essere il peggiore che è stato Locatelli quindi va bene così (ride, ndr)”

Chi se l’è cavata meglio tra te, Caputo e Locatelli?
“Mah, è un ballottaggio tra me e Ciccio”.

C’è stato un periodo della stagione in cui hai pensato che potessi essere convocato?
“Penso che arrivare in finale di Europa League è un traguardo. E mentre gli altri iniziavano i ritiri noi dovevamo ancora finire la stagione ed è stato lì che ho pensato che avevamo fatto qualcosa di grande”.

L’esordio perfetto sarebbe?
"Prima di tutto esordire, poi per gli attaccanti è segnare un gol, per me è salvarlo”.


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