.

Bellerin sempre rotto? Dicerie. L'Inter lo vorrebbe come erede di Hakimi

di Alessandro Cavasinni
Uno dei nomi che tanto piacerebbe all'Inter come erede di Hakimi è quello di Hector Bellerin, spagnolo dell'Arsenal. Classe 1995, Bellerin fu portato a Londra da Arsene Wenger, che lo svezzò e lo modellò fino a renderlo uno dei migliori terzini destri d'Europa. Doti fisiche impressionanti e classe cristallina: il 26enne di Badalona, per caratteristiche tecniche e tattiche, sarebbe un quinto perfetto per Simone Inzaghi. E c'è un falso storico da smentire: non è assolutamente vero che Bellerin sia un giocatore cagionevole dal punto di vista fisico.

L'inizio di carriera nei Gunners è una crescita dirompente. Restando alla sola Premier League, si contano già 20 presenze (17 da titolare) nel campionato 2014/15, a soli 19 anni. L'anno successivo è quello della consacrazione: 36 su 38 da titolare. Poi ci sono 33 presenze nel 16/17 (27 da titolare) e 35 nel 17/18 (34 da titolare). In questi 4 anni, sono appena 5 le gare saltate per infortunio: una per un problema all'inguine e quattro per un fastidio a una caviglia.

Le presenze calano nella stagione 2018/19 (18 da titolare), quando il 19 gennaio si rompe il crociato: arrivederci all'anno successivo. Fisiologicamente, il rientro è lento, come per tutti dopo questo tipo di infortunio, e condizionato da fastidi muscolari alla coscia: Bellerin chiude il 2019/20 con 15 presenze (13 da titolare). Infine, arriviamo all'ultima Premier, in cui lo spagnolo torna in pista al 100% e colleziona 25 presenze su 38 in campionato (24 da titolare), senza alcun tipo di infortunio. Quando resta fuori, infatti, è per scelta tecnica e non per problemi fisici.

Insomma, se alla fine l'Inter non dovesse prendere Bellerin, non sarebbe certo a causa della sua presunta predisposizione agli infortuni. Dicerie di chi è poco o male informato.



VIDEO - PSG, MA IL FAIR PLAY FINANZIARIO? DOPO DONNARUMMA, HAKIMI E RAMOS UN ALTRO TOP PLAYER NEL MIRINO
Altre notizie