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Benitez: "Inter la più forte, ma vincere è sempre una grande impresa. E in Champions è l'unica italiana a livello di City e Real"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Rafa Benitez ha parlato delle big del calcio italiano anche proiettandosi al prossimo anno.

Lei è l'allenatore spagnolo che ha più panchine e più vittorie in Serie A. Ma perché ci sono stati solo cinque tecnici del suo Paese nel nostro campionato?
"La Serie A è molto equilibrata ed è più tattica della Liga. Quindi per avere successo in Italia bisogna sentirsi molto preparati sotto questo aspetto, a cui poi bisogna aggiungere l'adattamento a tempi, cultura e lingua e il fatto che la preparazione generale degli allenatori italiani sia di rilievo".

Che impressione le ha fatto l'Inter?
"Credo che abbia messo d'accordo tutti: è la più forte in Serie A. Ha assolutamente meritato lo scudetto ed è sempre una grande impresa, anche se sei la squadra migliore. Anzi, in quel caso ancor di più perché devi riuscirci. Faccio i complimenti ai nerazzurri".

Quanto è ampio, se c'è ancora, il gap con club come Manchester City e Real Madrid?
"C'è ancora margine ma non così tanto. L'Inter può affrontare qualsiasi avversario. Oggi City e Real hanno accumulato una certa esperienza ed è questo, a mio avviso, che fa la differenza quando si compete a livelli così alti. Ma la squadra di Inzaghi può raggiungerli".

Roma e Atalanta in semifinale di Europa League, chi ha più chance?
"I bergamaschi mi hanno impressionato contro il Liverpool, mi piace come Gasperini li allena e hanno concrete possibilità di vincere il torneo. D'altro canto anche De Rossi sta facendo un lavoro grandioso, la sua Roma gioca bene, sarà interessante il duello col Bayer Leverkusen che è ancora imbattuto. Potremmo vederle in finale".

Nessuna squadra ai quarti di Champions, ma siamo primi nel ranking Uefa per club. Che vuol dire per il nostro movimento?
"Esclusa l'Inter, per le altre formazioni servirà più tempo per accorciare le distanze nei confronti dell'élite continentale. Personalmente, ritengo che il calcio italiano si sta dirigendo verso una nuova epoca d'oro, il potenziale è in crescita".


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