Berardi o Bernardeschi, una poltrona (interista) per due. Le ragioni della scelta
La scelta è complicata e forse non è ridotta a due. Di (quasi) certo c'è che l'Inter non prenderà moltissimi giocatori nel reparto d'attacco, perché gli unici a uscire saranno Palacio e Biabiany (forse Gabigol) ma con Pinamonti in rampa di lancio di spazio in avanti non ce n'è tantissimo. Il processo di italianizzazione porta a pensare che ci possa essere un ballottaggio tra Domenico Berardi e Federico Bernardeschi. Due grandissimi talenti, due mancini in grado di fare la differenza quando in giornata. Pari età, classe 1994, hanno mostrato lampi di classe purissima e qualche pausa, talvolta dovuta a problemi fisici, che non possono essere motivo di condanna a soli 23 anni.
Domenico Berardi, agli occhi della piazza, ha dalla sua la fede interista. Una motivazione che ha avuto un peso importante l'estate scorsa, quando la Juventus sembrava potesse mettere le mani sul giocatore e non è riuscita a farlo. Bernardeschi ha "pareggiato" i conti di recente: ha rifiutato una sciarpa bianconera alla presentazione della Viareggio Cup, ma è probabile lo abbia fatto per rispetto verso la Fiorentina, non per arruffianarsi eventuali acquirenti lontano da Torino.
Dal punto di vista tecnico hanno entrambi grandissime doti sia in fase realizzativa che nell'assistenza ai compagni. Mentre l'attaccante del Sassuolo ama partire largo (lo stesso Di Francesco ha fatto intendere che non lo vedrebbe in un modulo diverso dal 4-3-3 o dal 3-5-2), il fantasista della Viola ha imparato a coprire più zone del campo. Lo scorso anno ha fatto addirittura l'esterno di un centrocampo a cinque, in questa stagione ha ripreso posizione in avanti, è diventato un 10 non solo di numero. All'apparenza, vince la prova di duttilità rispetto all'avversario.
Sebbene Suning abbia fatto capire di non voler badare a spese, in qualche modo andrà valutato anche l'aspetto economico, soprattutto qualora non dovesse arrivare la qualificazione in Champions League. L'ad dei neroverdi, Giovanni Carnevali, ha definito congrua una valutazione da 40 milioni per Berardi. All'Inter, e non solo, la pensano in maniera diversa. Per arrivare a un accordo bisognerà scendere di almeno una decina, soprattutto dopo una stagione come quella in corso, che ha lasciato svariati interrogativi sulla tenuta fisica.
D'altra parte, nonostante Squinzi non muoia dalla voglia di cedere il proprio gioiello ai nerazzurri, i rapporti tra Carnevali e Ausilio sono migliori rispetto a quelli con la Fiorentina, che non è così convinta di cedere Bernardeschi. Lo stesso giocatore è molto legato a Firenze e alla squadra della città. Non che Berardi non lo sia al Sassuolo , ma in questo momento è più propenso a considerare maturi i tempi per un addio agli emiliani.