Bergomi: "Inter in pole, ma servirà non perdere cattiveria: lo scorso anno è stata la più brava, non la più forte. Milan, Juve, Roma e Napoli..."
Fonte: Corriere dello Sport
Beppe Bergomi, intervistato dal Corriere dello Sport, ha parlato delle ambizioni e degli obiettivi delle big italiane in vista della nuova stagione.
È il periodo delle griglie di partenza. Sempre un po’ antipatiche. L’Inter campione d’Italia parte avanti rispetto alle altre?
"Continuo a pensare che non sia stata la più forte, ma la più brava. Ha avuto determinazione e voglia che le hanno permesso di fare quel gran campionato. La metto in prima fila, sì, ma se non ci mette la stessa cattiveria agonistica l’esempio ce l’ha lì davanti: il Napoli dell’anno scorso. Le altre poi ripartono con grandi motivazioni".
Milan e Juve hanno cambiato guida tecnica, per esempio.
"Il Milan, che è arrivato secondo e ha fatto buoni acquisti, lo colloco in prima fila con l’Inter. E secondo me può partire bene la Juventus, che l’anno scorso tra le difficoltà ha comunque raggiunto il risultato. E poi sono curioso di capire la Roma, squadra è forte tecnicamente".
Poi c’è il Napoli, che ha scelto Conte per ripartire dopo una stagione deludente, senza coppe: uno scenario ideale per un allenatore come lui?
"La cosa bella di Conte è che in 10-15 giorni ti dà un’organizzazione. Senza coppe e partendo dal decimo posto potrà tirare fuori il massimo da tutti".
La nuova Champions influenzerà la gestione delle risorse e la corsa scudetto?
"Le rotazioni intelligenti saranno fondamentali, prendendo anche qualche rischio. Ora i club possono monitorare la condizione dei giocatori grazie a una mole di dati incredibile. L’intensità alta è difficile da gestire nell’arco di un campionato".