Bergomi: "Inter, stagione da 6,5. A questa rosa bastano ritocchi. Thohir..."
Intervistato nel corso di InterLine, spazio dedicato all’Inter di TMW Radio, Beppe Bergomi parla delle prospettive dell’Inter all’indomani della sconfitta contro il Genoa: “La Champions League ormai sembra andata anche se la Roma non dà mai garanzie. La squadra sta bene fisicamente, finché la matematica non ci dà contro proverei a vincere tutte le partite. I problemi in avanti? Quando Mauro Icardi non segna, gli altri fanno fatica. A centrocampo ci sono caratteristiche più difensive. Gli attaccanti ruotano molto”. Qualche giorno fa, Piero Ausilio ha sottolineato la difficoltà di trovare sul mercato di gennaio elementi validi in mezzo per rinforzare la rosa: “Se Ausilio ha detto queste cose vuol dire che, essendo uno esperto, che è effettivamente così. Io faccio l’esempio di Julian Weigl, giocatore classe 1995 del Borussia Dortmund che ho visto recentemente. Ormai è effettivamente difficile riuscire a strappare giocatori a squadre così; l’Inter ha bravi scout, è preparata, si sa dove la squadra va migliorata”. Ma nel caso l’Inter dovesse mancare l’obiettivo Champions, quale giocatore della rosa dovrebbe sacrificare? “Per me la rosa dell’Inter è seconda solo a quella della Juventus: ha fisicità, fase difensiva buona, un grande portiere. Forse si può migliorare a centrocampo, ma chi ha i giocatori dell’Inter in Italia? Bisogna mantenere questa struttura anche senza Champions. Poi non so entrare nei meandri della società, ma questa squadra è forte, basta poco per accorciare le distanze con la Juventus. Se arriviamo terzi si può ragionare in maniera diversa, ma io i nomi di cui si parla in partenza non li mollerei. Un voto? Direi 6,5, con la Champions sarebbe stato più alto ma ora è da sufficienza”.
Si parla di Diego Laxalt come possibile rinforzo: “Bisogna stare attenti coi giocatori del Genoa di Gian Piero Gasperini; lui è un tecnico che sa esaltare i ragazzi, vedendo la partita di ieri sarebbe da prendere subito ma poi bisogna valutare se saprebbero giocare in un ambiente diverso con maggiori pressioni, ma non è lì che l’Inter deve intervenire. Semmai serve uno come Lucas Biglia, uno che dà i tempi davanti alla difesa e sa interdire; può essere più funzionale”. Bergomi fa poi una valutazione sulle scelte di Roberto Mancini: “Anche lui ha capito che poteva dare di più in questa stagione. Ma io non sono uno che cambia allenatori tanto per cambiare, andrei avanti per un’altra stagione con Mancini perché molti giocatori li ha voluti lui e con lui sono arrivati certi giocatori. Ci vuole tempo e pazienza per costruire una squadra, basta poco per trovare mentalità vincente e l’Inter la può trovare”. Conclusione sul progetto di Erick Thohir: “Ha preso la società in grandi difficoltà e ha optato per una gestione oculata. Per il bene dell’Inter è giusto avere fiducia e augurargli che vada tutto per il meglio”.