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Berti: "Dall'Inter al Tottenham per una chiamata di auguri di Klinsmann. Consigliai Campbell ai nerazzurri, ma..."

di Mattia Zangari

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport in veste di ex Spur alla vigilia della sfida di Juve-Tottenham, Nicola Berti parla così della sfida di Champions dell'Allianz Stadium: "Io tifo T-O-T-T-E-N-H-A-M. Lo urlo visto che sono a casa sua e ce l’ho qua accanto..". 

Cosa le cantano ancora i tifosi del Tottenham?
"When I walk down the street- All the people I meet They say, Hey! Gorgeous! Whats your name? My name is Nicola Berti. I’m aged around 30. I come from a club in Milan… Inter! Per chi non parla inglese, sono andato lì a trent’anni, quando ho lasciato la mia Inter e ancora la gente mi vuole bene: mi hanno sempre chiamato “Gorgeous”, il magnifico".

Come è finito da quelle parti per due stagioni?
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Colpa di una chiamata di auguri per Natale di Klinsmann. Era il 1997, ormai all’Inter non potevo più restare, ero ai margini e demotivato. Jurgen mi fa: “Ma che stai facendo? Perché non vieni qua da me?”. Ho seguito il suo consiglio ed è stata una grande esperienza di calcio e di vita: ho imparato l’inglese, ma ho iniziato a conoscere il mondo per davvero".

Come andò?
"I primi sei mesi alla grande. Mi sono risentito un giocatore vero: con gol e assist, ho contribuito alla salvezza. Ho conquistato tutti con il sorriso ed eravamo una bella squadra, unita: oltre a Klinsmann, sento ancora Ginola con cui ogni tanto mi faccio delle grandi risate a Saint-Tropez. E poi ricordo Les Ferdinand, il danese Nielsen, Anderton in mezzo e, soprattutto, Sol Campbell: lo consigliai all’Inter, ci fu un sondaggio, ma niente: peccato...". 


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