Biabiany: "Troppe critiche, rispondiamo con la Samp. Dura tornare a correre, ma poi che emozioni. Kondo mi ha detto..."
"Sono molto contento, aver superato questo periodo è una vittoria in più per me. Ma so che devo stare sempre attento e lavorare duro e bene. Dopo nove mesi che non correvo è stato difficile tornare a fare un'ora di corsa tutti i giorni. Ho svolto anche dei lavori fuori dalla norma, ma sono contento che il cuore abbia risposto bene". Parole e pensieri di Jonathan Biabiany, intervenuto in esclusiva ai microfoni di Mediaset Premium a margine della conferenza stampa tenuta oggi ad Appiano Gentile.
La scorsa settimana la gioia del ritorno in campo nel turno infrasettimanale contro il Verona: "Cosa ho pensato quando Mancini mi ha chiamato? Ero contento di entrare, non ho pensato a tutte le emozioni ma solo a fare bene. Dopo, quando è finita la partita ho risentito le emozioni nel tornare a giocare dopo un anno, davanti al pubblico di San Siro e con tutti i miei compagni che a fine gara mi hanno fatto i complimenti. Ero molto contento".
Troppe critiche per il ko contro la Fiorentina? "Sicuramente sì, è la prima sconfitta in queste sei gare, ci sono tante altre partite per far vedere cosa possiamo fare. Il risultato sul tabellone è troppo pesante, ma si va avanti". Una battuta sul difficile adattamento di Geoffrey Kondogbia: "Il suo problema maggiore? Non aveva mai fatto una preparazione così, me l'ha detto anche lui. E poi uno che passa dal campionato francese a quello italiano che è molto più tattico ha bisogno di tempo per capire certi movimenti e le posizioni sul campo, lui sta lavorando per questo. Rispondere alle critiche con un segnale forte contro la Samp? Si può rispondere solo così, andando lì, giocando bene e portando a casa i 3 punti".
Biabiany che ha conosciuto l'Inter del post-Triplete rilancia le ambizioni dei nerazzurri: "Se questa squadra può tornare in alto? Sicuramente sì, siamo l'Inter e dobbiamo lottare sempre per il massimo. Io arrivando qui ho trovato un'ottima squadra e un ottimo gruppo: questo messo insieme può portare lontano. Il mio obiettivo personale? Giocare il più possibile ed essere a disposizione, ma spero più in un successo di squadra che personale".