Branca: "Conte è quello che serve al Napoli, ma metto ancora l'Inter davanti. Zielinski e Taremi mix perfetto"
Quanto è cambiato il mercato rispetto ai tempi in cui Marco Branca guidava le scelte di acquisto dell'Inter? A rispondere è lo stesso ex direttore tecnico della Beneamata che alla Gazzetta dello Sport fa una panoramica generale del panorama calcistico italiano attuale. "Quasi per niente: c’è la solita ricerca della quadratura dei bilanci, dunque spesso scelte che guardano più a questo aspetto, che a quello sportivo" ha detto.
E infatti la 'sua' Inter ha giocato d’anticipo: Zielinski e Taremi subito, ora le rifiniture.
"Due affari di livello sette mesi fa, per coniugare capacità tecnico-fisiche e di ruolo che servivano con l’aspetto economico: la foto di quello che dicevo".
Juve anti Inter: prematuro?
"La Juve cerca giocatori funzionali per la filosofia di Thiago. Primo step: costruire una squadra dalle caratteristiche diverse. L’Inter la metto ancora davanti a tutti perché è collaudata e, visto come ha vinto lo scudetto, non abbasserà la guardia: sanno per esperienza cosa vuol dire distrarsi".
Cosa porta Conte al Napoli?
"Abnegazione assoluta nel lavoro per sviluppare le sue idee. E quando Conte ha una settimana intera di lavoro, intensa, le sue squadre diventano pericolose. Quello che serve al Napoli, dopo una stagione storta, per ritrovare le sue certezze. E Buongiorno mi piace molto, mentre Marin aspetto di vederlo".
È stato un brutto Europeo, vero?
"Noioso, un’infinità di passaggi che tolgono solo spettacolo. Stanchezza o evoluzione del calcio? Forse entrambe, se sei stanco ti passi la palla facile: se ce l’hai tu, corri meno. Ma se quel calcio lo fa il City di Guardiola, che l’ha un po’ “inventato”, è spettacolare: se lo fanno altre squadre, un po’ meno".
Una brutta Italia, soprattutto.
"Impossibile dire che Spalletti non è bravo. O non è stato recepito, o non si è spiegato bene. Era un’Italia spaventata: come se non sapesse cosa fare".
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