.

Capello: "Italia senza un centravanti che segna? Si può vincere lo stesso. E poi c'è Frattesi: sono sicuro che troverà più spazio anche nell'Inter"

di Alessandro Cavasinni
Fonte: Gazzetta dello Sport

Fabio Capello, sulla Gazzetta dello Sport, parla dei temi della Nazionale azzurra non senza qualche riferimento al campionato appena iniziato.

Capello, come si vince senza un numero 9 dal gol facile?
"Con il gioco. Se il centravanti non segna molto, è importante che partecipi alla manovra, che vada incontro all’azione per creare spazi per i compagni. In questo caso, se hai dagli esterni offensivi che gli stanno vicini e hanno il gol facile o dei centrocampisti capaci di inserirsi, si può ovviare all’assenza di un bomber come prima punta".

Questa Italia è priva di un centravanti che segni con continuità.
"Retegui venerdì ha partecipato molto all’azione. Non ha fatto gol, ma è stato importante sia nell’azione del 2-0, quando ha messo al centro l’assist per Frattesi, sia in altre circostanze, creando gli spazi per i compagni".

Complimenti anche a Frattesi, l’autore del 2-1. Non è strano che il miglior bomber dell’era Spalletti sia titolare in Nazionale e riserva nell’Inter?
"Frattesi è la classica mezzala che ha senso dell’inserimento, fiuto del gol e tante altre caratteristiche importanti per la squadra. Contro la Francia si è “mangiato” una rete colpendo la traversa da ottima posizione, ma ha segnato e costretto a un miracolo Maignan. Credo che per il gioco dell’Italia sia fondamentale, ma, anche se Inzaghi ha Barella e Mkhitaryan, sono convinto che quest’anno in nerazzurro avrà molte più occasioni di dimostrare il suo valore perché ci sarà un turnover importante".

A proposito di attaccanti, una punta che ha segnato al Parco dei Principi l’abbiamo: Raspadori.
"Esatto. Lui in questo inizio di stagione al Napoli ha fatto il centravanti, ma contro la Francia si è messo alle spalle di Retegui e ha sfruttato gli spazi alla perfezione. Come in occasione della terza rete che ha chiuso il match".


Altre notizie