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Carpeggiani: "Lautaro rifiutato da tre club italiani prima dell'Inter. Esposito può diventare un fuoriclasse. Verratti? Lo proposi a Moratti"

di Mattia Zangari

Intervistato dal giornalista Nicolò Schira nel corso di una diretta in onda su Instagram, lo storico agente Augusto Carpeggiani ha ripercorso alcune tappe della sua carriera, svelando non pochi aneddoti. Uno dei quali legato a Lautaro Martinez: "L'avevo presentato a tre club italiani, era il novembre 2015 e costava 4 mln di dollari: dissero tutti no. Furono i fratelli Zarate a propormelo, quando lo vidi dal vivo fece un gran gol giocando con la Primavera". 

Il discorso si sposta al presente e al futuro, col focus che finisce su Sebastiano Esposito: "Di giovani forti ne abbiamo. E' chiaro che il giocatore di punta è Sebastiano, un talento; ha una famiglia equilibrata ed è la sua fortuna. Poi ha grandi qualità tecniche. Lui come Di Natale? In tutta onestà, Sebastiano l'ho visto solo in tv: fisicamente mi sembra meglio, ma nello stretto è più forte l'ex Udinese. Dico che può diventare un fuoriclasse". 

In seguito, il noto procuratore fa un altro tuffo nel passato parlando del suo rapporto con Moratti e di una trattativa mai andata in porto: "Ho sempre avuto un rapporto molto formale, gli offrii Verratti e non lo presero. Non so chi lo bocciò, c'erano in ballo cifre importanti". 

La chiosa Carpeggiani la dedica a Beppe Marotta, amministratore delegato dell'Inter: "E' una persona di vecchio stampo, uno che mantiene la parola data e che ci mette la faccia. Feci Mingozzi alla Samp con lui; ho sempre avuto una grande stima per Beppe, merita di stare dove è. Per me è un top manager, un dirigente formidabile". 


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