Ceferin è sicuro: "Il calcio tornerà come lo conoscevamo. Ffp più morbido? I club non approfitteranno"
Aleksander Ceferin, presidente dell'Uefa, è protagonista di una lunga intervista rilasciata alla agenzia spagnola Efe. Tra i tanti temi trattati, c'è anche la questione sempre importante del Fair Play Finanziario, specie adesso che, complice l'emergenza pandemia, da Nyon sono arrivate nei giorni scorsi direttive speciali che allentano un po' gli obblighi per i club. Ma non c'è il rischio che le stesse società possano approfittarne? "Il Fair Play Finanziario è lì per proteggere e aiutare i club a essere sostenibili a lungo termine e non per punirli. Situazioni speciali richiedono regole speciali e confidiamo che le misure temporanee che sono state decise, in stretta collaborazione con i club, consentiranno ai club di affrontare questo periodo di incertezza e, allo stesso tempo, di mantenere le barriere di sicurezza che non permetteranno alle suddette società di fare quello che vogliono".
Ceferin è anche intervenuto sulla diatriba in seno ad alcune federazioni, dove certi club hanno contestato l'indicazione di assegnare i posti per le competizioni europee nei campionati sospesi in base ai criteri sportivi: "Le nostre competizioni sono le migliori al mondo perché si basano su ciò che è stato realizzato sul campo. È fondamentale preservare la loro integrità. Abbiamo emesso delle linee guida per garantire che i club si qualifichino per le competizioni europee sulla base del merito sportivo, ovvero sulla base dei risultati ottenuti sul campo. Spetta quindi alle federazioni decidere quale sistema utilizzare, a condizione che le loro decisioni rispettino questi principi generali". In conclusione, Ceferin ribadisce la propria fiducia sul futuro: "Sono abbastanza ottimista sul fatto che il calcio tornerà a essere come lo conoscevamo fino a pochi mesi fa. Ci vorrà un po 'di tempo, ma le basi di questo sport sono solide e club, federazioni e giocatori si adatteranno per superare i problemi attuali. Ciò che è molto importante è che il calcio europeo mantenga questo senso di unità e sono sicuro che lo farà".
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