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Conte: "Eriksen al centro del gioco, in fase di non possesso può fare quello che vuole. Getafe? Arriveremo tirati"

di Mattia Zangari

L'Inter domani torna in campo al Ferraris, per sfidare il Genoa, con l'obiettivo chiaro di ritrovare la vittoria dopo due pareggi consecutivi fatti registrare con Roma e Fiorentina. Di questo e molto altro parla Antonio Conte, alla vigilia della gara, nella consueta intervista esclusiva con Inter Tv, partendo dallo strano epilogo della stagione imposto dalla pandemia Covid-19: "Sicuramente è un'esperienza diversa rispetto al passato anche perché stiamo giocando a temperature alte ed è inevitabile che il calendario sia stato compresso per permettere di finire questo campionato. E' un'esperienza nuova che ci auguriamo di non dover ripetere, ci porteremo dietro qualche strascico anche l'anno prossimo".

Il Genoa ha entusiasmo a mille dopo le vittorie con il Lecce e nel derby.
"Al di là della preoccupazione che ha l'avversario, penso che noi dobbiamo guardare in casa nostra per cercare di finire nel migliore dei modi la stagione. Abbiamo studiato il Genoa nel poco tempo che abbiamo avuto, dobbiamo pensare a noi stessi per cercare a fare delle rotazioni perché quando giochi ogni due giorni sprechi tante energie. L'importante è focalizzarci su quello che possiamo fare, avendo rispetto dell'avversario".

Non ci saranno Barella squalificato e l'infortunato De Vrij.
"Sono obbligato a fare delle rotazioni, è inevitabile alternare i giocatori perché la fatica si farà sentire. Lo vedo anche in allenamento che il ritmo è più basso. E' così per tutti, i carichi dell'allenamento ora sono irrisori: devi essere bravo a non dare carichi fisici e mentali, poi cercare di preparare la gara tatticamente".

Hai detto che Eriksen sta facendo un enorme lavoro per inserirsi: l'ultima gara ti fa capire che sta diventando sempre più centrale?
"Non mi fa impazzire parlare dei singoli. Io penso che Christian abbia fatto una buona gara con la Fiorentina, soprattutto nel primo tempo. Ormai è inserito, il giocatore sta cercando di fare del suo meglio e noi cerchiamo di metterlo nelle condizioni migliori perché ora è al centro del gioco. In fase di non possesso ha la libertà di muoversi dietro le punte, di attaccare lo spazio e di ricevere il pallone: può fare quello che vuole. Deve continuare a lavorare in maniera seria e costante come sta facendo, poi i risultati arriveranno".

Dopo il Genoa ci saranno Napoli e Atalanta, due formazioni che come la tua dopo qualche giorno cominceranno il cammino per i trofei europei. Pensi che in quelle partite, visto che in campionato le posizioni in classifica saranno abbastanza cristalizzate nel futuro, ci sarà un po' più l'attitudine a guardare la settimana di agosto, dove cominciano gli impegni europei?
"Io penso che innanzitutto c'è differenza perché noi giocheremo il 5 agosto, le altre dopo il 10 e quindi avranno più tempo per recuperare i giocatori. Sono situazioni differenti, noi arriviamo in corsa e arriveremo tirati in Europa League, continuando questo percorso abbastanza carico a livello lavorativo".

Il Genoa ha il giusto mix di giovani e giocatori esperti: ti ha impressionato in questo ultimo periodo?
"Nicola è un bravissimo allenatore che si è calato benissimo nell'ambiente Genoa, sta facendo bene e sono contento perché è un ragazzo giovane. Al tempo stesso, penso che il club abbia voluto aumentare l'esperienza a gennaio; sta lottando per non retrocedere, sarà dura e noi andiamo lì per continuare il nostro processo di crescita e per finire nel migliore dei modi. Andiamo con l'ambizione di ottenere i tre punti". 

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