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Cottarelli: "InterSpac, sondaggio ok. Prossimo passo? Parlare con Suning"

di Christian Liotta
Carlo Cottarelli, promotore del progetto InterSpac, torna a parlare della sua iniziativa in collegamento con Sky Sport: "L'idea è nata due anni e mezzo fa, ma all'epoca la proprietà Suning non era interessata a questa cosa. Questa volta non abbiamo avuto segnali negativi, anzi si è registrato un certo interesse. Quindi abbiamo allargato questa iniziativa anche attraverso il sondaggio sul nostro sito che scade alle 23 di oggi. Invito tutti, anche i non interisti, a rispondere entro quell'ora".

Ci sono primi riscontri?
"Sì, è andato molto bene. I dati saranno resi noti domani ma è andato molto bene".

Sui vantaggi dell'azionariato popolare in questo momento delicato per i club calcistici.
"L'azionariato popolare offre capitale stabile e quindi consente una pianificazione di medio termine: pensiamo alla costruzione di uno stadio. Poi i tifosi non vogliono essere remunerati come deve invece essere remunerato un finanziamento a debito. I club italiani hanno debiti molto alti e altissimi interessi, spese che potrebbero essere fatte per rinforzare le squadre. Poi possono aumentare le entrate commerciali e pubblicitarie, oltre che da stadio. Quindi l'idea può funzionare".

Quota fissa o libera?
"Noi nel sondaggio mettiamo diverse soglie. Ma se si facesse la raccolta effettiva bisogna combinare investimenti dei tifosi con quelli di imprenditori e investitori istituzionali, come succede nel Bayern Monaco".

Dopo questo sondaggio, quale sarà il passo successivo?
"Sarà prendere contatti con la proprietà dell'Inter e vedere se si può lavorare ad un progetto. I numeri raccolti ci danno credibilità, poi servirà del tempo per lavorarci".



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