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Coutinho: "L'Inter fu uno shock. Benitez importante. Nessuno ha colpe ma dico..."

di Daniele Alfieri

"L'Inter è stato uno shock". Ai microfoni del Daily Mail Philippe Coutinho ripercorre il suo cammino nel grande calcio europeo, iniziato quando da diciottenne lasciò il Vasco da Gama per trasferirsi a Milano. "Non potevo credere che un club come l'Inter volesse farmi firmare a quell'età. Ma era una grande opportunità. La mia famiglia era felicissima perché non si trattava di un fatto comune. Da quando ho iniziato a capire un po' più di calcio ho sempre voluto venire in Europa. Ronaldinho era il mio idolo e volevo essere come lui. Tutti i miei idoli giocavano lì". Tre anni fa il passaggio al Liverpool: "È stato bello, no?".

Con meno affetto Cou ricorda i suoi trascorsi a San Siro. "Benitez è stato importante per me. È stato il primo allenatore che ho avuto in Europa, ho imparato tanto da lui. Mi ha dato parecchie opportunità ma per qualche motivo non ha funzionato. È difficile saper dire il perché. Ero molto giovane e non avevo tanta esperienza, questo probabilmente non mi ha aiutato. Non voglio incolpare nessuno. Semplicemente non ha funzionato con me. Mi piace di più il calcio qui in Inghilterra. È più intenso e le squadre provano a giocare a calcio. Meglio per me qui. Mi ha aiutato giocare in Spagna all'Espanyol. Mauricio Pochettino mi ha dato tanta fiducia. Mi incoraggiava sempre a giocare e a mettere in mostra le mie qualità. E mi diceva di divertirmi. In questo senso sono stato fortunato con tutti gli allenatori che ho avuto. Tutti mi hanno spronato a giocare il mio calcio".

Dai nerazzurri alla maglia numero 10 dei Reds: "Sono uguale agli altri. Cerco solo di godermi il mio calcio e fare quello che la squadra e il mister mi chiedono. Questo è tutto. Non mi domando chi è la stella della squadra. In campo provo a fare solo ciò che posso". E se arrivasse l'offerta di una big spagnola? "Per quanto mi riguarda penso solo al presente. E in questo momento voglio dare il massimo per il club e aiutarlo. Il Liverpool è una grande società e lo sarà sempre". E l'arrivo di Klopp può far compiere alla squadra il grande salto: "Lui è un grande allenatore, sicuramente attirerà altri grandi giocatori. Dà a tutti noi tanta fiducia e ha una grande esperienza. Ma come ho detto io rimango concentrato sul presente. Voglio dare il mio meglio per la squadra, non penso a queste altre cose".


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