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Di Maggio: "Mi chiamano 'Dima', ma il mio punto di riferimento è Barella. Giocatore completo e leader"

di Egle Patanè

È iniziato ieri l'Europeo Under 19, Torneo aperto dall'Italia contro la Norvegia di pari età, match d'esordio che ha visto trionfare i baby azzurrini passati in svantaggio al 35esimo con il gol di Braut, per poi vincere in rimonta grazie all'interista Luca Di Maggio e a Kevin Zeroli. Dopo la partita il nerazzurrino Di Maggio ha spiegato a Vivo Azzurro TV: "È stato un gesto di puro istinto" ha detto a proposito del gol bel gol segnato ai norvegesi. "Quando ho visto Pafundi che mi guardava ho capito che la palla sarebbe potuta arrivare in qualche modo. Poi con un gesto istintivo l’ho spostata sul destro per calciarla verso la porta. Il resto è stata tutta gioia ed esultanza".

Gruppo-famiglia?
"Lo siamo stati e lo saremo ancora. Lo si è visto anche nel momento di difficoltà, dopo il vantaggio della Norvegia: questa è una cosa che dovremo conservare per tutto il cammino dell’Europeo, perché sarà una componente fondamentale per toglierci delle soddisfazioni".

Sulla vittoria di ieri: 
"È stata fondamentale per sbloccarci sul piano mentale. I tre punti erano il nostro obiettivo e siamo contenti di come sia andata. Probabilmente segnare subito prima dell’intervallo ci ha aiutato, perché tornati in campo si vedeva che c’era una grande carica positiva. Poi quel gol potevo segnarlo io, così come un altro compagno di squadra, l’importante era prenderci subito tre punti contro un avversario che ci ha messo in difficoltà sul piano dell’intensità e della fisicità. Sapevamo sarebbe stata una partita di duelli e d’ora in avanti saranno tutte così. L’obiettivo della squadra è affrontare ogni gara con grande spensieratezza, qualificandoci in primis per il Mondiale Under 20, ma dovremo essere sempre al 100%, furbi e smaliziati per andarci a prendere l’Europeo".

Una prestazione che ha ricordato molto quelle di un’altra grande mezzala interista, che non a caso veste anche lui la maglia della Nazionale:
"Nicolò Barella è il mio punto di riferimento, è un giocatore completo sotto ogni punto di vista: tecnico, tattico ed è un leader in campo".

Anche se in Irlanda del Nord Di Maggio lo chiamano tutti 'Dima' e l'associazione con un altro interista da Nazionale è presto fatta:
"È vero, ma il ruolo con Federico Dimarco è completamente diverso, diciamo che abbiamo in comune solo le prime quattro lettere del cognome. La mia ispirazione resta Barella".

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