Dimarco: "All'Inter non c'è bisogno di parlare di turnover. Correa? Se lo merita, fa capire che il nostro spogliatoio..."
È Federico Dimarco il giocatore scelto dall'Inter per presentare Inter-Lipsia, match valido per la quinta giornata della fase a girone unico della Champions League. Seduto al fianco del tecnico Inzaghi nella sala stampa di San Siro, il difensore nerazzurro presenta così la sfida di domani contro i tedeschi.
La chance di andare avanti è concreta.
"Dobbiamo fare una grande partita contro una squadra forte, servirà una grande prestazione".
Che stimoli e quanto peso ha la partita di domani?
"La Champions è una delle competizioni più belle e dà tanti stimoli. Servirà una grande partita, abbiamo affrontato avversari di grande livello e fatto 10 punti. Ne servono altri tre per avvicinarci all'obiettivo".
A che punto è l'Inter?
"L'anno scorso è stata una stagione incredibile, ma bisogna metterla da parte. Siamo partiti bene, siamo a -1 dalla vetta e siamo vicini al passaggio del turno in Champions. Non penso ci siano stati cali fisiologici, ci sta che pareggi o perdi. Poi sei l'Inter e fa rumore, ma dobbiamo continuare così".
In cosa senti di dover migliorare?
"Tutte le occasioni che creo nascono dal lavoro di squadra, cerco di mettere in condizione i compagni di fare gol. Tutto arriva grazie al lavoro della squadra, dello staff e del mister".
Avete accettato il turnover massiccio?
"Nell'Inter non c'è bisogno di parlare di turnover, siamo tanti giocatori forti e l'abbiamo dimostrato in tutte le competizioni. Chi va in campo domani deve fare una grande partita".
Ci sono rischi dal punto di vista dell'approccio?
"Il Lipsia è terzo in classifica (in Bundesliga, ndr) ha preso pochi gol, sappiamo che hanno giocatori forti in avanti come Sesko. Dobbiamo fare la nostra partita come sempre in Champions".
FcIN - Pensi che l'Inter sia più forte dell'anno scorso? Si può puntare a campionato e Champions?
"Tante squadre si sono rinforzate e sono in vetta in pochi punti, l'Inter è forte e deve affrontare tutte le competizioni nello stesso modo".
Siete contenti per Correa? Quanto è importante il gruppo?
"Sono felice per il Tucu, se lo merita. Ha sempre dato il massimo e non ha mai detto una parole fuori posto: questo fa capire com'è lo spogliatoio dell'Inter. È sano, ci vogliamo bene e ci divertiamo. E questo si vede in campo".
Come cambia il tuo gioco tra Inter e Nazionale?
"Cambia in base al mister, ma anche in Nazionale ora abbiamo il 3-5-2 e quindi cambia relativamente. Io punto sempre a dare il massimo".
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